A sei anni dal terremoto che nel 2012 ha colpito l’Emilia, due giornate di studi saranno l’occasione per raccontare come il sistema economico abbia avuto capacità di reazione e progettazione, riflettendo anche sui fattori specifici della ricostruzione per renderla replicabile e trasferibile in altri territori con analoghe situazioni d’emergenza. A Mirandola (Mo), domani venerdì 25 e sabato 26 maggio, presso l’aula magna “Rita Levi Montalcini”, istituzioni regionali, nazionali e internazionali, professionisti, tecnici, rappresentanti del mondo imprenditoriale locale e non si confronteranno sullo stato d’avanzamento del processo di ricostruzione ma soprattutto sulle trasformazioni e le innovazioni che hanno modificato il sistema produttivo.
Significativi, tra gli altri, alcuni indicatori economici che forniscono uno chiave di lettura interessante della ricostruzione post sisma. Interessanti anche per la loro incidenza sulla vita quotidiana delle comunità. Nei 58 comuni del cratere l’ammontare degli occupati è cresciuto di quasi 3.900 unità: dai 419.900 nel giugno 2012 si è passati ai 423.769 del giugno 2017 con un andamento interessante del settore biomedicale, dove gli addetti sono cresciuti del 4,4%. In termini di valore aggiunto, il Pil economico, il sistema produttivo del cratere evidenzia una performance migliore della media regionale: tra il 2016 e il 2017 ha fatto registrare un +2,1% contro il +1,8% di quello regionale. Inoltre, rispetto al 2012, l’export del cratere esteso è cresciuto in maniera significativa, in linea con la dinamica complessiva di tutta l’Emilia-Romagna: l’incremento può essere stimato in circa 3 miliardi di euro, grazie in particolare al traino delle produzioni metalmeccaniche, dell’automotive e dell’abbigliamento.
L’iniziativa di Mirandola è organizzata nell’ambito del progetto “Centro documentazione sisma”, promosso dal Comune mirandolese e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, quale luogo di raccolta, archiviazione, conservazione e diffusione del patrimonio di testimonianze che può inoltre costituire un interessante fonte di informazioni utili a coloro che per studi o a fronte di emergenze analoghe volessero approfondire l’esperienza emiliana.
Il 25 maggio, in modo particolare dedicato ai tecnici con riconoscimento formativo degli ordini professionali, saranno affrontati gli aspetti della ricostruzione nei settori manifatturiero, agricolo, del commercio e dell’artigianato attraverso le testimonianze di imprenditori del territorio: i lavori saranno chiusi dall’assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma, Palma Costi.
Sabato 26 maggio, giornata aperta da un messaggio del presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini, e e dall ’Assessore Palma Costi sarà invece dedicato al futuro del territorio oltre la ricostruzione, con un confronto coordinato dall’assessore regionale alla Scuola e Formazione, Patrizio Bianchi, tra i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private di livello europeo e nazionale.