L’impatto ambientale del potenziamento dell’inceneritore di Modena, i controlli e il monitoraggio degli inquinanti, a tutela della salute dei cittadini, sono stati i temi al centro di un seminario che si è svolto venerdì 29 settembre promosso da Provincia e Comune di Modena con il titolo “Osserviamo il termovalorizzatore”.
“Abbiamo avuto la conferma– afferma Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – che l’impianto modenese è tecnologicamente all’avanguardia, sicuro e con emissioni di inquinanti ben al di sotto dei limiti di legge. Prosegue intanto il nostro sforzo sulla raccolta differenziata che sfiora il 40 per cento. Ma anche con questo risultato, per una corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti è necessario potenziare il termovalorizzatore”.
Nella prima parte del seminario, dedicata agli aspetti impiantistici, dopo le relazioni di Carlo Botti e Emanuel Zamagni di Hera sulle caratteristiche tecniche dell’impianto di via Caruso, Stefano Consonni del Politecnico di Milano ha paragonato i moderni inceneritori alle centrali termoelettriche, mentre Michele Giugliano del Politecnico di Milano, ha equiparato, in termini di emissioni, i moderni termovalorizzatori a tutta una serie di normali attività industriali. Stefano Forti e Luisa Guerra dell’Arpa di Modena hanno presentato i dati dei primi sei mesi di monitoraggio nell’area intorno al termovalizzatore di Modena in base ai quali non emergono livelli più elevati di inquinamento rispetto al resto della città.
Nella terza e ultima sessione, dedicata agli aspetti sanitari, Carlo Alberto Goldoni dell’Ausl di Modena, dipartimento di Sanità pubblica, e Massimo Federico (Registro tumori) hanno illustrato i dati di alcune ricerche effettuate sui residenti nella zona intorno all’inceneritore di Modena dalle quali non sono emerse incrementi statisticamente rilevanti rispetto alle patologie prese in esame, in particolare diversi tipi di tumore e malformazioni congenite. Giuseppe Viviano, dell’Istituto superiore di Sanità, ha aggiunto, inoltre, che “i moderni inceneritori rispettano le norme ambientali stabilite in sede europea”.
I lavori sono stati conclusi da Franco Orlando, assessore all’Ambiente del Comune di Modena, il quale ha confermato l’impegno a coniugare l’efficacia della risposta sul problema dello smaltimento dei rifiuti, con la sicurezza e la tutela della salute.