“Lapam Confartigianato di Serramazzoni in occasione delle prossime elezioni amministrative intende portare all’attenzione dei candidati sindaco e delle rispettive liste alcuni temi. Il nostro punto di vista è quello di un’associazione radicata sul territorio da sempre, con oltre 120 imprese aderenti, impegnata nel sostenere lo sviluppo delle attività produttive e commerciali”. A pochi giorni dalle elezioni amministrative l’associazione imprenditoriale fa sentire la sua voce e irrompe in campagna elettorale proponendo le proprie idee: “Il lungo e complesso percorso di uscita dalla crisi di questi anni, passa per il mantenimento della coesione sociale, attraverso scelte politiche di sostegno alla micro e piccola impresa diffusa, vero e proprio collante per le nostre comunità locali”.
Il turismo è un punto nodale: “Assieme al turismo interno, tutto modenese, crediamo occorra puntare su un turismo green, valorizzando il territorio con l’inserimento di percorsi cicloturistici e una rete potenziata di sentieristica ad uso ricreativo e sportivo. Tanti sono i percorsi/natura che si possono promuovere all’insegna di un turismo slow, appetibile anche per i flussi stranieri in particolare nel periodo estivo. Serra è la ‘Terrazza dell’Appennino’, può diventare un punto di riferimento per l’area quale polo turistico alberghiero, polmone verde attrezzato e ospitale, per chi intende sostare in Appennino”.
“Altra leva – prosegue Lapam – è la riqualificazione del centro abitato, attraverso investimenti in manutenzione per edifici sia pubblici che privati, nonché per la rete viaria, compresi i marciapiedi, che sconta un livello di interventi insufficiente. Le strade e il decoro urbano sono il primo biglietto da visita del paese per chi arriva da fuori. La pressione fiscale nazionale e locale è uno dei freni principali per lo sviluppo. Non può aumentare di un centesimo, anzi. Così come la nuova tassa sui rifiuti (TARI), costantemente aumentata in particolare per le attività artigianali di servizio e per i negozi e pubblici esercizi, deve essere rivista in diminuzione per chi conferisce poco o nulla al servizio pubblico, o adotta comportamenti virtuosi. Sugli incentivi all’economia, insistiamo con una proposta che Lapam avanza da anni sull’applicazione dell’IMU per i pubblici esercizi, gli immobili produttivi e commerciali, utilizzati come beni strumentali. Al Comune chiediamo che mentre si muove lo Stato applichino l’aliquota minima consentita dalla legge. I piani di intervento devono tener conto della centralità del polo scolastico e dei servizi di collegamento. Riteniamo che i servizi pubblici, e la scuola è tra questi, debbano essere collocati nei centri abitati quali funzioni primarie per la coesione sociale. Tra gli interventi di riqualificazione crediamo sia necessario considerare il villaggio artigiano di Campolù, poco attrattivo per chi si vuole insediare e logisticamente poco idoneo. A tal proposito riteniamo che la Nuova Estense abbia bisogno di un potenziamento urgente per sostenere il traffico pesante in aumento e di alcune migliorie, come ad esempio la costruzione di una rotonda in località Campolù, a risolvere un incrocio pericoloso con la statale estense e la via di S.Dalmazio”.