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Servizi per l’impiego: Reggio Emilia fa scuola

Il “modello Reggio Emilia” per il lavoro dei disabili e svantaggiati entra nel nuovo Masterplan nazionale dei Servizi per l’impiego che sarà presentato all’Unione Europea. L’annuncio di questo importante traguardo raggiunto dalla nostra Provincia è venuto dalla Direttrice generale del mercato del lavoro del Ministero del Lavoro Lea Battistoni, presente a Fieralavoro 2006 di Terni, un’occasione di confronto e di scambio di esperienze per tutti gli operatori del mondo del lavoro, in primis le Province che dal ‘99 governano i Servizi pubblici per l’impiego.

“La sfida con la quale dovremo confrontarci tra il 2007 e il 2013 – ha detto la Battistoni – riguarderà la qualità e il ruolo dei Servizi per l’impiego per lo sviluppo dei territori. In termini di qualità l’esperienza di Reggio Emilia per l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con deficit di opportunità è uno dei casi eccellenti che saranno di esempio per la nuova strategia europea per l’occupazione”.

“In questi anni il lavoro delle persone disabili e svantaggiate è cresciuto grazie al sistema a rete promosso dalla Provincia e realizzato insieme all’Ausl, ai Comuni e ai soggetti del privato sociale – ha commentato l’Assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari presente a Terni insieme a Dirigenti e funzionari dell’assessorato che hanno allestito uno stand – Un sistema, quello dei Nuclei territoriali, ora a disposizione di tutti i partners della Comunità Europea. E’ un riconoscimento ufficiale che premia gli sforzi compiuti e che ci sprona a continuare nella direzione intrapresa, per un mercato del lavoro accessibile a tutti, dove le politiche per l’inclusione sociale e la promozione del lavoro diventino i principali veicoli per lo sviluppo. Ma la sfida è più che mai aperta e tutto ciò che finora è cresciuto non può essere buttato a mare. Politiche efficaci per il lavoro e lo sviluppo non sono oggi nemmeno immaginabili senza una rete di servizi sul territorio, senza Centri per l’impiego che devono diventare sempre di più “vitamine” e integratori virtuosi per il mercato, luoghi in cui far crescere la cultura del lavoro basata su pari opportunità, emersione dall’illegalità e mobilità sociale”.

L’esperienza reggiana ha suscitato grande interesse anche per gli altri progetti di rete proposti dal Dirigente del Servizio Lavoro Domenico Savastano. Oltre all’esperienza dei Nuclei Territoriali, il Dirigente ha illustrato anche il progetto Eureka! la Banca dati dei diplomati della scuola reggiana che grazie alla sinergia tra scuole, Centri per l’impiego e imprese, favorisce le opportunità di occupazione per i giovani; il progetto pilota Ce.Lavoro che integra nel medesimo Centro i servizi pubblici per l’impiego e i servizi Inps in materia di lavoro; il progetto Disoccupati al Lavoro per la progettazione mirata di corsi formativi ad hoc per tutti i disoccupati iscritti nei Centri per l’impiego; l’esperienza di Anteverto, che con i suoi Tavoli territoriali permanenti è in grado di prevedere e fronteggiare eventuali crisi aziendali riducendone l’impatto sociale.

















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