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Ancora positiva la corsa dell’export provinciale. In flessione la ceramica (-4,9%) dopo diversi anni di crescita

Rimane positiva la dinamica delle esportazioni modenesi nel primo trimestre 2018, pur rallentando il ritmo di crescita. Lo confermano i dati Istat elaborati dal Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena. Al 31 marzo infatti l’export modenese ammonta a 3.236 milioni di euro con un incremento dell’1,1% rispetto al quarto trimestre 2017. L’ammontare di vendite conseguite nel periodo è molto vicino al picco record raggiunto nel secondo trimestre 2017 (3.246 milioni).

 

Il confronto tendenziale è migliore (+1,7% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso), tuttavia rimane più basso sia del dato regionale (+4,6%), che di quello nazionale (+3,3%). In generale anche l’export italiano ha rallentato, ma in misura minore di quello modenese.

All’interno dell’Emilia-Romagna tutte le province hanno un trend positivo: continua l’incremento a due cifre di Ferrara (+12,2%) e di Rimini (10,4%), tuttavia la prima provincia per crescita dell’export risulta Piacenza, che raggiunge un +16,7%. Non troppo bene quindi Modena, che risulta la penultima provincia prima di Ravenna (+0,1%).

E’ molto variegata l’evoluzione tendenziale dell’export dei diversi settori della provincia: vi sono incrementi molto marcati come le “macchine e apparecchi meccanici” (+10,9%), positivo l’agroalimentare (+3,1%) e il biomedicale (+2,7%), mentre, dopo tanti trimestri in crescita, rimangono pressoché stabili i “mezzi di trasporto” (+0,3%). Negativa la ceramica dopo diversi anni di crescita (-4,9%), mentre, anche se soggetto ad andamenti stagionali, è sensibile il calo del “tessile-abbigliamento” (-30,6%).

Per quanto riguarda le aree di esportazione, l’Unione Europea a 15 paesi assorbe la maggioranza dell’export modenese (48,8%) ed è in aumento del +3,0%. Tuttavia gli incrementi più sostenuti si rilevano in Asia (+10,0%) trainata dalla Cina, in Africa Centro Sud (+9,8%), in Oceania (+9,1%) e negli altri paesi europei non appartenenti alla UE (+8,2%). In forte calo invece il Medio Oriente (-24,9%), trascinato anche dal crollo degli Emirati Arabi Uniti (-48,0%), e il Canada e Groenlandia (-8,7%).

La classifica dei primi dieci paesi per valore delle esportazioni vede saldamente al primo posto gli Stati Uniti, che però dopo diversi periodi positivi segnano il passo (-4,4%), seguiti dalla Germania (+4,8%) e dalla Francia (+4,2%). Andamento negativo per Spagna (-2,8%) Belgio (-2,1%) e Svizzera (-1,5%), mentre degno di nota il notevole aumento dell’Austria (+19,1%).

















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