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Un’altra anziana raggirata e derubata a Reggio Emilia

«Dobbiamo controllare le tubature del gas, ci hanno segnalato delle perdite, riponga l’oro che possiede in frigorifero per evitare che si rovini al contatto con il gas». In questo modo due malviventi hanno derubato a Reggio Emilia un’anziana reggiana impossessandosi di vari monili in oro della donna.

Nonostante quindi i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia – che al riguardo hanno più volte ricordato, anche con appositi “seminari preventivi” i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – continuano a colpire in città i falsi appartenenti a enti vari che con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi.

E proprio questo è accaduto poco prima delle 15,00 di ieri in viale Timavo a Reggio Emilia dove presso l’abitazione di una 70enne reggiana si sono presentati due uomini, uno spacciandosi per vigile e l’altro per tecnico del gas, hanno raccontato alla donna di dover controllare le tubature avendo ricevute segnalazioni di perdite. I malviventi, carpita la fiducia dell’anziana, entravano in casa per poi facendo credere possibili contaminazioni far riporre tutti gli oggetti in oro posseduti in frigorifero. Quindi simulando i controlli hanno distratto l’anziana riuscendo ad aprire il frigorifero impossessandosi di tutti i valori che la malcapitata credendo ai due farabutti aveva riposto nel frigorifero. Presi i monili in oro i due si allontanavano fuggendo. Resasi conto di essere stata derubata l’anziana ha chiamato i carabinieri denunciando l’accaduto. E così i carabinieri hanno scatenato una vera e propria caccia all’uomo, che al momento però non ha dato esito positivo.

L’episodio conferma l’attenzione che da tempo i carabinieri reggiani stanno ponendo sul fenomeno motivo per cui fermo restando le risultanze investigative su questo episodio rilanciano la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani ricordano loro i consigli che possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non “restare vittime” di questi malviventi:

  • non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;
  • non mandare i bambini ad aprire la porta;
  • prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto aprire con la catenella attaccata;
  • in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;
  • prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all’ufficio di zona dell’Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
  • tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
  • non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
  • mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
  • se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta.
















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