Tra maggio e giugno 2018, il progetto europeo ‘Compete In’ ha portato a Reggio Emilia funzionari pubblici, imprese, università, start-up di Spagna e Regno Unito per presentare e discutere di buone pratiche finalizzate ad aumentare l’attrattività dei sistemi locali, a promuovere l’internazionalizzazione delle PMI e a sviluppare una cultura dell’innovazione. Gli incontri si sono svolti in forma di workshop, momenti di confronto e dialogo su una selezione di esperienze considerate di particolare interesse per ispirare azioni e progettualità da implementare a livello locale.
Il workshop del 17 e 18 maggio con l’Università di Leeds (Regno Unito) si è concentrato sul ‘Bondholder Scheme’, un’iniziativa del settore pubblico-privato che si propone di favorire l’integrazione e rafforzare il rapporto tra le autorità locali e le imprese. L’obiettivo comune è quello di accelerare la crescita economica del territorio e la sua promozione a livello nazionale e internazionale tramite attività di marketing territoriale e branding. A tal fine sono intervenuti rappresentanti del ‘Bondholder Scheme’ e aziende partecipanti a illustrarne gli aspetti principali.
Il 15 giugno si è tenuto invece il workshop con la città di Valencia (Spagna) per la presentazione di Vit Emprende, una rete di imprenditori innovativi lanciato dalla municipalità spagnola. Vit Emprende si pone l’obiettivo di migliorare l’ecosistema delle start up, attraverso strategie e programmi per l’attrazione di talenti, imprese e investitori, con la finalità di promuovere l’economia di Valencia, in sinergia con la Associazione valenciana delle Start-up e il mondo universitario.
I due workshop, organizzati dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con la Fondazione E35, hanno visto la partecipazione degli attori reggiani appartenenti al mondo delle imprese, della ricerca e dell’innovazione: Unindustria, Legacoop Emilia ovest, Cna, Crpa, Reggio Children, Unimore, Stu Reggiane, Rei, Aster, Food Innovation Program, Impact Hub. Gli incontri sono stati l’occasione per un percorso di confronto concreto e partecipato tra gli attori del territorio su prospettive di lavoro e future azioni da mettere in campo; progetti concreti e attività congiunte che saranno oggetto, a partire da settembre, di un piano di azione locale condiviso e co-progettato per mettere insieme le competenze e le conoscenze di tutte le realtà locali attive nel campo dell’internazionalizzazione.
“Questo progetto ci ha già portato risultati importanti, tra cui la costituzione di una piattaforma di lavoro stabile che si interroga sulle strategie di internazionalizzazione e lavora su progetti comuni – dice l’assessore comunale alla Città internazionale Serena Foracchia – Essere insieme, pubblica amministrazione, imprese, università e mondo della ricerca nel costruire progetti internazionali, significa presentarsi come sistema. Non solo parole: a Reggio Emilia questo si sta facendo”.
Nel mese di agosto i progetti dell’Università di Modena e Reggio, in collaborazione con le imprese del territorio, sul tema dell’internazionalizzazione e il Food Innovation Programm saranno presentati in Svezia, alla città di Gävle e agli attori locali del mondo della ricerca, dell’Università, agli amministratori e alle associazioni imprenditoriali che hanno richiesto di confrontarsi con i docenti di Unimore per apprendere come unire imprese, studenti, ricerca e innovazione a favore dello sviluppo delle imprese e del territorio.
‘Compete In’, finanziato dal programma Interreg Europe con 1,4 milioni di euro, è finalizzato allo sviluppo e all’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e dei territori in cui operano. Il progetto, di cui il Comune di Reggio è capofila, si basa sull’idea che le città possono supportare e facilitare i percorsi di internazionalizzazione facendo leva sulle relazioni internazionali di ciascun territorio e sul sistema delle eccellenze locali. Cuore del progetto sono gli scambi di conoscenza reciproca tra partner che hanno attività e politiche che possono fare scuola in tema di internazionalizzazione dei territori.