Confronto con gli Enti Locali nel rispetto della democrazia e degli accordi firmati. Il Sindaco Virginio Merola con l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini e il consigliere delegato per la Mobilità Sostenibile della Città metropolitana di Bologna Marco Monesi hanno fatto il punto sul Passante di Bologna. L’iniziativa è stata presa dopo le anticipazioni di stampa secondo le quali la Conferenza dei servizi convocata per il 13 settembre verrebbe rinviata e il Ministero delle Infrastrutture starebbe studiando soluzioni alternative – la terza corsia dinamica – al progetto definitivo che ha passato positivamente il vaglio della Valutazione d’impatto ambientale.
All’incontro hanno partecipato anche le assessore del Comune di Bologna a Urbanistica e Politiche per la mobilità, Valentina Orioli e Irene Priolo.
“Abbiamo appreso dalla stampa le intenzioni del Governo e questo non va bene. Torniamo a chiedere un incontro ma faccio notare che la vera novità è quella per cui l’opzione zero, ovvero non fare nulla per il nodo di Bologna, non è possibile – ha detto il Sindaco Merola – bisogna entrare nel merito, gli studi fatti dimostrano che la soluzione migliore è il progetto del Passante che abbiamo presentato e che è sostenuto anche dalle associazioni economiche e sindacali che hanno firmato il Patto per il Lavoro in Regione. Grazie alla nostra iniziativa ci sono i finanziamenti per realizzare le opere, i cantieri potrebbero partire già dal gennaio 2019. Chi fa il ministro delle Infrastrutture deve fare gli interessi nazionali, non può diventare il ‘ministro delle opere non sotto casa mia’ ”.
“Chiediamo al Governo di uscire dalla clandestinità – ha aggiunto l’assessore regionale Donini – sul rinvio della Conferenza dei servizi dico di fare attenzione perché ogni rinvio della soluzione del nodo Bologna comporta un danno di competitività al paese. Noi non daremo mai il nostro assenso a soluzioni che non prevedano l’aumento del sistema della tangenziale, le opere di adduzione e quelle di mitigazione ambientale. La banalizzazione dell’autostrada e la terza corsia dinamica sono soluzioni già scartate in passato”.
“Noi lavoriamo con convinzione alle soluzioni per la mobilità sostenibile in tutto il territorio metropolitano – ha aggiunto il consigliere delegato Monesi – ma non possiamo non guardare all’oggi e al fatto che siamo già in ritardo per la soluzione del nodo della tangenziale di Bologna. Per questo il progetto del Passante che punta alla fluidificazione del traffico è un progetto che deve andare avanti”.
Per l’assessora alle Politiche per la mobilità del Comune di Bologna Irene Priolo, il Governo deve spiegare cosa intende per terza corsia dinamica: “L’allargamento della tangenziale è inevitabile anche parlando di una terza corsia dinamica. Trovo bizzarro che il Ministero voglia rinviare la Conferenza dei Servizi che lui stesso ha convocato, è un approccio dilettantesco a questi temi”. L’assessora Priolo ha ricordato che il progetto del Passante di Bologna contiene anche il miglioramento di tutta la viabilità sottostante la tangenziale con la costruzione di diciotto nuove rotatorie e l’adeguamento di altre quattro, la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Reno, del nuovo svincolo del Lazzaretto e la realizzazione di sottopassi.
Per l’assessora all’Urbanistica Orioli il progetto approvato è importante anche per “gli ettari di verse da riqualificare e piantare ex novo e per la ricucitura urbanistica che realizza, non si tratta solo di un progetto trasportistico, è molto di più”.