La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha appena approvato il bando attraverso il quale sono stabilite le modalità per la concessione di contributi a sostegno dei progetti di servizio civile volontario per il 2006, di cui alla legge Regionale 20/2003.
In questo modo verrà utilizzato il fondo regionale per il servizio civile, che per il 2006 ammonta complessivamente a 408.000 euro, 191.000 per le spese relative ai volontari ed al servizio civile di competenza regionale e 217.000. per la promozione del servizio civile regionale.
Le domande – che dovranno essere presentate entro le ore 13,00 del 24 novembre ed essere indirizzate alla “Regione Emilia-Romagna, Servizio programmazione e sviluppo del sistema dei servizi sociali, promozione sociale terzo settore, servizio civile, Viale Aldo Moro, 21, Bologna” – saranno rese possibili ad un ventaglio di enti e strutture.
In primis i Co.Pr.E.S.C. (Coordinamenti Provinciali degli enti di servizio civile) e gli enti di servizio civile iscritti all’apposito albo regionale.
Quali progetti saranno finanziati?
La Regione dà priorità, tra gli altri a quelli adulti/anziani (che, cioè prevedono lo scambio di valori intergenerazionali), ai progetti sovraprovinciali (per lo svolgimento di servizio civile all’estero e la partecipazione a missioni umanitarie da parte di giovani), progetti nazionali non già finanziati.
E’ previsto un finanziamento sino al 65% delle spese ammissibili per progetti a titolarità dei Co.Pr.E.S.C., sino al 50% per progetti con titolarità di associazioni ed organizzazioni del privato sociale, sino al 40% per progetti con a titolarità in capo agli enti pubblici.
“Si tratta di un’opportunità preziosa per lo sviluppo e la qualità sociale del nostro territorio – commenta il consigliere regionale Gian Luca Rivi -. Il servizio civile volontario è un’opportunità che già ora vede coinvolti, nella sola zona di Reggio Emilia, non meno di 160 giovani, in età compresa tra i 18 ed i 28 anni, nella gran parte dei casi coordinati dal lavoro di qualità di Arci, Caritas, Comuni, Associazioni del settore sociale e che fa sentire meno soli molti cittadini”.
“Questo nuovo bando – conclude Rivi – rappresenta quindi un segno di attenzione ad una parte importante della nostra società civile che, senza barriere ideologiche, si preoccupa di indirizzare al meglio le energie positive di tanti giovani”.