È stata la Comunità la grande protagonista al convegno organizzato a Modena questa mattina per ricordare i 40 anni dall’istituzione del Sistema Sanitario Nazionale. Una mattinata ricca di testimonianze e di occasioni di dialogo, con il coinvolgimento di professionisti e cittadini, che, anche attraverso l’impegno del volontariato locale, partecipano attivamente alla co-costruzione della sanità locale, dando vita a progetti condivisi, articolati e innovativi di assistenza, a servizio dell’intera collettività.
Tra i diversi momenti della mattinata, quello su “Costruzione di salute e partecipazione: i prossimi 40 anni”, con l’intervento dell’Assessore regionale alle Politiche per la Salute Sergio Venturi, insieme a Rita Lidia Stara, Presidente Federazione Diabete Emilia-Romagna (FeDER), Tilde Arcaleni, Presidente del Comitato Utenti Familiari e Operatori (CUFO) e Stefano Reggianini, Sindaco di Castelfranco Emilia, città sede di una delle Casa della Salute più grandi e articolate del territorio, in futuro, del primo Hospice della provincia. Di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, le conclusioni dell’evento, ricco di spunti e stimoli per continuare a costruire la il sistema sanitario modenese.
“Celebrare i quarant’anni del Servizio sanitario nazionale significa rendere merito a un sistema, pubblico e universalistico, capace di garantire cure e servizi a tutti i cittadini, ma anche una fra le più lunghe aspettative di vita al mondo, in condizioni di buona salute – sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi -. E lo diciamo con orgoglio: l’Emilia-Romagna è un’eccellenza di questo sistema, grazie alla competenza dei professionisti che ci lavorano, alla qualità delle cure e dell’assistenza, alle strutture e alle tecnologie d’avanguardia di cui i nostri ospedali sono dotati, ma anche agli investimenti in sanità che, come Regione, continuiamo a rafforzare di anno in anno. Certo, non tutto è perfetto e ci sono ampi margini di miglioramento, a partire dalle due prossime sfide che dobbiamo vincere: i Pronto soccorso e le liste d’attesa per i ricoveri chirurgici programmati. Però abbiamo già portato a casa risultati importanti, come l’assunzione a tempo indeterminato di migliaia di medici, infermieri e tecnici nei nostri ospedali e le risorse investite per l’edilizia sanitaria, anche nel territorio modenese: basti pensare ai nuovi spazi del Policlinico, inaugurati proprio nei giorni scorsi.
Poi, lo confermiamo, in gennaio aboliremo il superticket per le famiglie con redditi inferiori ai 100mila euro, oltre al ticket base per quelle con due o più figli. Siamo l’unica Regione in Italia a farlo, e lo facciamo con risorse totalmente nostre, quasi 33 milioni di euro: uno sforzo economico straordinario – concludono Bonaccini e Venturi – per rendere il sistema sanitario pubblico sempre più capace di rispondere alle esigenze, anche economiche, dei cittadini”.
Numerosi gli ospiti presenti, per un confronto aperto sull’evoluzione della sanità a Modena, dall’istituzione del SSN nel 1978 ad oggi e – ancora più oltre – con uno sguardo verso il futuro.