Grazie alla contrattazione collettiva e alla tutela individuale, l’anno scorso ai lavoratori modenesi e reggiani sono stati distribuiti complessivamente 94 milioni di euro.
Il dato è contenuto nel terzo bilancio di sostenibilità realizzato dalla Cisl Emilia Centrale per misurare l’impatto delle sue attività e servizi sui territori di Modena e Reggio Emilia.
«Il documento contiene tutti i numeri (aggiornati a fine 2017) che fotografano la nostra organizzazione, comprese le risorse umane ed economiche necessarie per adempiere la missione Cisl: difendere i lavoratori e pensionati, salvaguardare la loro dignità, migliorare le condizioni salariali, normative e professionali, accrescere il benessere materiale e immateriale della comunità – spiega il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – Possiamo dire che, se non ci fosse la Cisl, i nostri territori sarebbero più deboli e poveri, sia dal punto di vista sociale che economico».
Con 96.604 iscritti (2.684 in più rispetto al 2016), la Cisl Emilia Centrale è la struttura Cisl più grande dell’Emilia-Romagna e l’ottava in Italia. Alla Cisl Emilia Centrale aderisce il 7,85% della popolazione modenese e reggiana (1,2 milioni di abitanti). Più della metà degli iscritti sono lavoratori attivi (53,88%) e donne (52,46% del totale).
Il valore complessivo dei contributi sindacali incassati nel 2017 ammonta a 6,6 milioni di euro (350 mila euro in più rispetto al 2016 grazie all’aumento degli iscritti), una parte dei quali va alla Cisl nazionale e regionale.
L’anno scorso i sindacalisti Cisl hanno seguito 2.701 aziende private e pubbliche, convocato 2.875 assemblee, firmato 390 accordi e contratti che hanno riguardato 59.708 lavoratori.
Anche attraverso i suoi servizi la Cisl Emilia Centrale assiste e tutela decine di migliaia di persone ogni anno. Nel 2017 il patronato Inas ha gestito 48.034 pratiche, mentre sono state 66.906 mila le dichiarazioni dei redditi curate dal Caf (Centro assistenza fiscale). I contribuenti modenesi e reggiani hanno ottenuto rimborsi per 41,4 milioni di euro, mentre ammontano a 3,6 milioni di euro le imposte recuperate a favore dello Stato.
Sono 107 le persone (il 43% donne) che lavorano a tempo indeterminato per la Cisl Emilia Centrale; a esse si aggiungono 129 collaboratori. Il 62% dei dipendenti Cisl ha un’età compresa tra i 30 e 50 anni.
Per la prima volta nella sua storia, la Cisl Emilia Centrale ha commissionato un’indagine per monitorare il benessere e le condizioni generali di lavoro nelle sue sedi e uffici di Modena e Reggio Emilia.
A tutti i dipendenti e collaboratori è stato sottoposto un questionario sul clima organizzativo interno. Dalle 142 risposte (arrivate attraverso una piattaforma elettronica che garantiva il totale anonimato) emerge che “motivazione e passione sono eccellenti”. Tuttavia si rilevano “rigidità verso i cambiamenti e progetti sperimentali”.
«È molto positivo che la maggior parte delle persone che hanno risposto al questionario trovino interessante e stimolante il lavoro in Cisl – commenta Ballotta – Naturalmente ci sono anche aspetti sui quali dobbiamo migliorare: la comunicazione interna, le gratificazioni economiche, le progressioni di carriera. L’analisi del clima interno è un punto di partenza per avviare un percorso di ascolto e condivisione con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro dei sindacalisti e operatori che – conclude il segretario generale della Cisl Emilia Centrale – tutti i giorni sono al servizio non solo dei nostri iscritti, ma dell’intera comunità».