Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bologna ha approvato oggi il Bilancio di previsione annuale 2019, unitamente al Bilancio di previsione triennale 2019-2021. Si tratta di un bilancio in continuità con quanto previsto negli anni scorsi, arricchito da azioni di consolidamento in alcuni ambiti strategici per l’Ateneo: confermata la copertura della riforma delle contribuzioni studentesche che ha esteso la no tax area a 23.000 euro di ISEE (l’Alma Mater è uno dei pochissimi atenei in Italia ad aver ampliato così tanto la fascia di esenzione); aumentano le misure a favore del diritto allo studio e per i servizi agli studenti; aumentano i fondi destinati al salario accessorio e al dottorato di ricerca. E numeri positivi arrivano anche sul fronte delle immatricolazioni, che fanno segnare un +2% rispetto allo scorso anno.
IL BILANCIO: DIRITTO ALLO STUDIO, RICERCA, PERSONALE
Per il 2019 vengono stanziate risorse per la gestione corrente pari a circa 726,5 milioni di euro, alle quali si aggiungono 81 milioni di risorse per investimenti. Complessivamente nel triennio 2019-2021 la programmazione di Ateneo prevede l’impiego di risorse per investimenti pari a 212,3 milioni di euro, di cui 66,4 provenienti da risorse proprie – pregresse e di competenza – a valere sul bilancio di Ateneo.
Per quel che concerne i proventi operativi, la voce principale è rappresentata dal Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) che per il 2019 è stata stimata in misura complessivamente pari a 374,56 milioni di euro, con riferimento sia alla quota che finanzia indistintamente il bilancio che le quote finalizzate. La stima è stata effettuata sulla base delle informazioni contenute nei decreti ministeriali di riparto comunicati dal MIUR agli atenei prima della formazione del bilancio di previsione 2019.
I proventi per la didattica, la seconda fonte di entrata per importanza nel bilancio dell’Ateneo, per il 2019 sono stimati in misura pari a 111,8 milioni di euro, di cui circa 99 milioni di euro si riferiscono ai proventi da contributi degli studenti iscritti ai diversi corsi di laurea (primo e secondo ciclo e ciclo unico). La programmazione dei contributi degli studenti, mantenuta costante per l’intero triennio 2019-2021, è conseguente alle modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2017 che collega tasse e contributi di iscrizione alla condizione economica del singolo studente. Per il 2019 le previsioni sono state effettuate sulla base dei dati ISEE degli iscritti all’anno accademico 2018/2019. Le certificazioni presentate sono 46.002 (erano 36.425 lo scorso anno), con una percentuale di iscritti rientranti nella “no tax area” o che hanno diritto ad una contribuzione ridotta pari al 55% del totale.
I fondi per il sostegno agli studenti sono pari a 60,7 milioni di euro con un incremento degli interventi a favore degli studenti di circa 8 milioni di euro rispetto al budget 2018 (+16%), incremento derivante prevalentemente da fondi vincolati ai contratti di formazione specialistica medica nonché dagli interventi a favore delle borse di studio per il dottorato di ricerca. I fondi per il diritto allo studio gestiti direttamente attraverso il bilancio di Ateneo sommano nel budget 2019 a 26,9 milioni di euro, con un significativo incremento rispetto alla precedente previsione (+44%) in ragione della crescita del programma Erasmus+ e della mobilità europea ed extra europea.
In merito alle scelte politiche contenute nel nuovo bilancio di Ateneo, le assegnazioni ordinarie alle strutture didattiche e di ricerca (dipartimenti e campus) ammontano complessivamente a 34,8 milioni di euro. Aumenta il fondo destinato al finanziamento dei dottorati di ricerca, che arriva a 15,2 milioni di euro (+38% rispetto al 2015): una misura che permetterà di incrementare l’importo delle borse di studio assegnate agli studenti dei corsi di dottorato. E aumentano considerevolmente (+40%) i fondi derivanti dai finanziamenti competitivi per progetti di ricerca.
I costi del personale raggiungono nel 2019 quota 398,7 milioni, di cui 348,7 milioni di euro a carico del bilancio di Ateneo. I costi del personale docente e ricercatore sono pari a 226,4 milioni di euro, mentre quello per il personale tecnico-amministrativo è di 120,7 milioni di euro. Considerata la dinamica stipendiale e le cessazioni dal servizio, la quota di costi a carico dell’Ateneo nel 2020 è pari a 342,9 milioni, mentre nel 2021 è pari a 347,1 milioni di euro. A ciò si sommano gli stanziamenti per la nuova programmazione del personale che nel triennio comporta risorse aggiuntive pari a 34,5 milioni di euro.
La politica del personale nella programmazione 2019-2021 garantisce la copertura degli incrementi derivanti dagli automatismi di carriera (classi e scatti) e il fondo per il salario accessorio nei limiti massimi consentiti dalle norme. Le risorse aggiuntive per il trattamento accessorio del personale tecnico amministrativo arrivano a 11,7 milioni di euro, in crescita di 1 milione rispetto al 2015.
Il nuovo bilancio pluriennale di Ateneo definisce poi, in continuità con la manovra dello scorso anno, il quadro delle risorse per sostenere il fabbisogno finanziario generato dall’Edilizia e in particolare da grandi opere in corso (35,6 milioni di euro), nuovo programma triennale (126,7 milioni di euro), altri progetti edilizi (4,7 milioni di euro) e dagli interventi di manutenzione straordinaria necessari per la funzionalità e la sicurezza strutturale del patrimonio edilizio dell’Ateneo (11,6 milioni di euro). Sul fronte degli affitti, invece, è da segnalare il calo dei costi previsti, che scendono nel 2019 a 7 milioni di euro (-36% rispetto al 2015).
“Il bilancio 2019 consolida le azioni del piano strategico avviate nell’ultimo triennio e registra alcuni risultati particolarmente importanti, come l’incremento significativo dei finanziamenti competitivi per progetti di ricerca”, commenta il Rettore Francesco Ubertini. “Aumentano considerevolmente anche le risorse destinate al diritto allo studio e al sostegno agli studenti, così come le risorse destinate al personale in conseguenza della ripresa degli aumenti stipendiali: una buona notizia dopo tanti anni di blocco, ma anche un punto di attenzione per il futuro dell’intero sistema universitario italiano se non aumenterà proporzionalmente il Fondo di Finanziamento Ordinario per gli Atenei”.
LE IMMATRICOLAZIONI: LAUREE MAGISTRALI E STUDENTI INTERNAZIONALI
Le immatricolazioni all’Università di Bologna per l’anno accademico 2018/2019 sono 24.743, in crescita del 2% rispetto allo scorso anno.
Crescono i numeri delle lauree magistrali, che vedono un aumento degli immatricolati pari al 3,6%. E continuano a crescere anche gli studenti internazionali che scelgono l’Università di Bologna: quest’anno sono l’8% (+1%) guardando a tutti i corsi di studio, ma diventano l’11% se si considerano solo le lauree magistrali (l’anno scorso erano il 9%).
Guardando alle immatricolazioni nei singoli Campus, crescono Bologna (+2%), Ravenna (+4,6%), Rimini (+3,5%); sostanzialmente stabili, invece, Forlì (+1,5%) e Cesena (-2,2%). Per quanto riguarda le Scuole, crescono Scienze (+6,1%), Lettere e Beni culturali (+3,5%), Scienze politiche (+6,4%), Medicina e Chirurgia (+6,8%). Stabili le altre: Agraria (-1%), Economia, Management e Statistica (+0,8%), Farmacia, Biotecnologie e Scienze motorie (-0,1%), Giurisprudenza (-4%), Ingegneria e Architettura (+0,7%), Lingue, Letterature, Traduzione e Interpretazione (-0,6%), Psicologia e Scienze della formazione (-1%).