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Modena2050, Bonaccini: “Concreto e utile”

Alla Camera di Commercio di Modena il Comitato Giovani Imprenditori ha presentato il piano strategico di mandato Modena2050 attraverso le parole del suo presidente Lapo Secciani. Erano presenti all’incontro il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore al turismo, Ludovica Carla Ferrari, e il presidente della Camera di Commercio di Modena, Giuseppe Molinari.

Secciani ha presentato il piano spiegando che al centro della CIG vi saranno varie iniziative di formazione e di condivisione tra giovani imprenditori, così come agevolazioni per l’accesso al credito ma anche attività di lobbying per aprire un dialogo proficuo con la politica, così come ampio spazio sarà dato alla digitalizzazione.

“I giovani imprenditori devono partire da un’etica imprenditoriale che guardi ai bisogni della società – ha spiegato Lapo Secciani, presidente Comitato Giovani Imprenditori della Camera di Commercio di Modena – pronti a mettersi in gioco per trasmettere e ricevere valore attraverso il lavoro. Per questo noi crediamo nell’alternanza scuola lavoro, alla condivisione dei valori d’impresa, sia al superamento dell’alfabetizzazione digitale attraverso una formazione mirata.”

E’ con questo monito che Secciani, insieme ai tre vice-presidenti della CIG, organizzerà dal prossimo anno dei laboratori di formazione per l’impresa, incontri con i parlamenti del territorio modenese, collaborazioni con Knowbel-Democenter e occasioni di incontro tra mondo della scuola e dell’università, e mondo dell’impresa. I contenuti e gli spunti raccolti in questi eventi saranno poi esposti al Modena Smart City Life in un evento focalizzato sulla giovane imprenditoria modenese.

“Mi ha convinto la vitalità con cui sono state espresse queste idee – ha commentato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna – ma al tempo stesso una concretezza nel proporre un piano che punta a tre dati decisi. Il primo è nel mettere strumenti al credito per giovani che vogliono sviluppare attività di impresa. Il secondo gli investimenti nella ricerca e nella formazione sulla digitalizzazione e sulle tecnologie innovative, che è alla base delle attività imprenditoriali di oggi. E terzo mettere al centro il lavoro e non un sussidio per rimanere sul divano a guardare la televisione, perché ho detto anche io che il lavoro è dignità per sé e per la propria famiglia”.

















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