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Modena, antiaccattonaggio: più controlli e chat con i negozianti

Durante le festività natalizie si sono intensificati i controlli della Polizia municipale in centro storico prestando particolare attenzione ai punti di maggiore affollamento come i mercati, ma anche continuando nell’attività di contrasto alla questua molesta e all’accattonaggio che talvolta si esprime con comportamenti prevaricanti soprattutto nei confronti dei soggetti più vulnerabili.

Nell’anno in corso sono stati complessivamente 259 i controlli antiaccattonaggio condotti dalla Polizia municipale di Modena nelle zone di corso Canalchiaro e del mercato di via Albinelli. Nella stessa zona, la Municipale ha svolto 66 percorsi con pattuglie di operatori che si spostano a piedi (il percorso appiedato comprende piazza Grande, piazza XX Settembre, l’area limitrofa a via Albinelli, le vie Selmi, Canalino e Mondatora), 16 in abiti civili e 12 uscite dell’Ufficio mobile.

Il sabato mattina è previsto anche un servizio specifico svolto con l’Ufficio Mobile (dalle 10 alle 12 in piazza XX settembre o in zone limitrofe) un veicolo attrezzato che oltre a fornire supporto diretto ed immediato in situazioni di difficoltà, raccoglie le istanze dei cittadini e offre ascolto in ottica di prossimità alla collettività.

Con la stessa logica con cui in tutta la città si sta sviluppando il Controllo di Vicinato, basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso il controllo informale della zona di residenza e la cooperazione con le forze di polizia, in centro storico è nata una chat tra i negozianti e gli operatori della Municipale, che ha permesso di segnalare in modo diretto e sistematico problematiche di vivibilità e sicurezza urbana.

Monitoraggio costante e controlli hanno portato a 42 identificazioni, oltre che alla contestazione di 23 sanzioni al Regolamento di Polizia Urbana per questua molesta e a 20 ordini di allontanamento nella zona di corso Canalchiaro, corso Duomo, via Albinelli e via Emilia centro. Considerando l’intero centro storico, gli ordini di allontanamento sono stati 65 dei complessivi 100 contestati dalla Municipale in corso d’anno. Il provvedimento di allontanamento, della durata di 48 ore, viene previsto in applicazione alle modifiche al Regolamento di Polizia Urbana introdotte anche grazie all’applicazione della legge 48 del 2017 sulla tutela della sicurezza urbana, che prevedono tale strumento per comportamenti che, pur non essendo reati, limitano la libera accessibilità e la fruizione di spazi pubblici da parte dei cittadini.

Quando a carico di certuni vi sono numerose attività di accertamento collegate alla questua molesta e conseguenti ordini di allontanamento, la Questura può avviare procedimenti amministrativi finalizzati a provvedimenti maggiormente restrittivi (il cosiddetto “daspo urbano”). È quanto accaduto, per esempio, nei giorni scorsi a una cittadina rumena già colpita da ordini di allontanamento, nei confronti della quale il Questore ha emesso un provvedimento di divieto di acceso al Parco Pertini  della durata di sei mesi.

















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