Gli studenti delle scuole bolognesi raccontano la tragedia della Uno Bianca grazie al lavoro dell’Assemblea legislativa regionale. “Ferite nel corpo, nell’anima e nel territorio: l’oscura e tragica storia della Uno Bianca” è un progetto grazie al quale gli studenti delle scuole Laura Bassi di Bologna stanno realizzando un docufilm su una delle pagine più brutte della storia di Bologna. Ad annunciarlo, alla vigilia della tradizionale cerimonia di commemorazione delle vittime della Strage del Pilastro, è Simonetta Saliera, presidente del Parlamento regionale.
“La strage di Pilastro è una delle pagine più tragiche della storia non solo di Bologna, ma dell’intera Italia. Ricordiamo tre giovani carabinieri barbaramente assassinati mentre svolgevano il proprio lavoro al servizio della nostra comunità. Vicende come quelle della Uno Bianca chiedono verità e giustizia, mai oblio e rassegnazione: non smetteremo mai di chiedere verità e giustizia”, sottolinea Saliera che ricorda come il docufilm rientri all’interno del progetto conCittadini, il corso di educazione civica realizzato dal Parlamento regionale insieme alle scuole del territorio.
Dal 4 dicembre scorso, infatti, 150 studenti di sette classi (sei delle Laura Bassi, una dell’istituto Francesco Alberghetti di Imola) coordinati da Alberto Capolungo, vicepresidente dell’Associazione familiari delle vittime della Uno Bianca, stanno ripercorrendo gli eventi criminali accaduti tra il 1987 e il 1994 in Emilia-Romagna ad opera dei fratelli Savi e dei loro complici, cercando di far riflettere i ragazzi su temi come violenza e impunità, paura e insicurezza, cambiamento nel modo di vivere la città. L’obiettivo educativo del progetto è di far cogliere ai ragazzi l’importanza della memoria e del dialogo tra generazioni per comprendere il presente nonché acquisire una maggiore consapevolezza della rilevanza delle scelte individuali e della responsabilità di ogni cittadino di fronte ad avvenimenti che coinvolgono la propria città e comunità. Interrogativi e riflessioni che diventeranno la trama del docuflim che, anche grazie alla collaborazione con D.E-R (Associazione Documentaristi Emilia-Romagna), vedrà la luce dal lavoro degli studenti bolognesi.