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Lavoro nel modenese: più occupati ma cala la durata dei contratti

Nei primi sei mesi del 2006 l’occupazione nel modenese si è rafforzata, con un maggior numero di persone impiegate (3.400 in più a luglio rispetto a gennaio) e un tasso di disoccupazione sceso al 3,1 per cento (in regione è il 3,2, a livello nazionale il 6,5 per cento) rispetto al 3,5 registrato alla fine dello scorso anno.

Migliora anche l’occupazione femminile con un’espansione degli inserimenti lavorativi, pur con durate dei contratti a termine sempre minori.

Dal Rapporto dell’Osservatorio provinciale sul mercato del lavoro “emerge quindi chiaramente la fotografia di una realtà solida e vivace, di piena occupazione, che però non deve farci dimenticare le difficoltà di alcuni settori economici, con 1.153 persone entrate in mobilità in sei mesi, così come la necessità di una riflessione sulle difficoltà che continuano a incontrare i giovani” ha affermato l’assessore provinciale al Lavoro Gianni Cavicchioli introducendo, stamane, la presentazione dei dati che tengono conto dell’indagine campionaria sulle forze di lavoro e dell’attività dei Centri per l’impiego.
Per Cavicchioli, inoltre, merita attenzione anche “l’andamento delle tipologie contrattuali dove, a fronte di un rallentamento di quelli a tempo determinato, fermi al 46,2 per cento, accelerano i contratti di somministrazione” che rappresentano il 17,9 per cento degli inserimenti lavorativi nel primo semestre, contro un 25,6 per cento di contratti a tempo indeterminato.

Tra i contratti e tempo determinato, inoltre, si registra una diminuzione sensibile della durata dei rapporti di lavoro: quasi quattro contratti su dieci (il 36,5 per cento) prevedono un periodo compreso tra un mese e sei mesi, uno su quattro tra sei mesi e un anno, mentre tre contratti su dieci hanno una durata inferiore a 30 giorni.
Dei 54.516 avviamenti registrati nei primi sei mesi (le cessazioni sono state 43.906 con un saldo positivo di 11.420 unità) ben 14.405 riguardano lavoratori stranieri con un aumento della presenza femminile, soprattutto proveniente dall’Est europeo. E’ straniera, inoltre, una donna su cinque tra quelle avviate al lavoro nei primi sei mesi dove si registra un’accelerazione dell’occupazione femminile: 25.407 avviamenti contro i 24.014 dello stesso periodo dell’anno scorso.

















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