martedì, 24 Dicembre 2024
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Comunicazione globale: le alternative ieri alle Fiere

Informazione o disinformazione? Questo il quesito al centro dell’attenzione dell’incontro-dibattito tenutosi ieri pomeriggio in P.le della Rosa a Sassuolo, a cura della Bottega d’Oltremare. Tre i relatori chiamati ad interrogarsi sullo stato della comunicazione globale nell’Italia di oggi: Carlo Gubitosa (giornalista Peacelink), Luis Badilla Morales (direttore Demos, geopolitica) e Raffaello Zordan (direttore Nigrizia).

“Oggi”, ha esordito Francesco Genitoni, assessore alla cultura del Comune di Sassuolo, “non mancano certo i mezzi, ma c’è poi davvero comunicazione? E poi come si scelgono le notizie?”.
Sull’argomento Luis Badilla Morales è stato deciso: “C’è poca informazione”, ma è anche vero che “Siamo ignoranti perché non vogliamo essere informati”. Infatti, se da un lato “Chi fa informazione lo fa a fette, proponendo solo la fetta del giorno, senza spiegare mai i perché, senza raccontare il passato” è anche vero, d’altra parte, che “la scuola in Italia non insegna ad amare i libri e la lettura… nè insegna a pensare in maniera causale, ad interrogarsi sui perché”. Accade così che “l’informazione è ricattata dalla pubblicità, poiché nessun quotidiano al giorno d’oggi si finanzia solo grazie ai propri lettori, che sono sempre troppo pochi, soprattutto in Italia”. Sulla stessa linea Carlo Gubitosa, che ha sottolineato l’enorme potere dei mezzi di comunicazione di massa, capaci di condizionare il nostro pensiero, e la necessità, per tutti noi, di avere maggiore cultura, in modo da saper distinguere la verità e potersi così difendere dagli “attacchi mediatici”. Sostanzialmente d’accordo Raffaello Zordan, per il quale soprattutto non va dimenticato che “l’informazione lavora col senso comune” per cui “sta a noi non darla vinta, con la nostra pigrizia, ad un’informazione a senso unico”.
L’incontro, che ha visto la presenza di un pubblico numeroso, si è concluso con un breve ma acceso dibattito sui temi della guerra e del terzo mondo, sui quali spesso, è stato più volte ribadito, si fa informazione in modo parziale o ideologico.

















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