Un primo stanziamento di 250 mila euro di risorse regionali immediatamente disponibili per imprese e lavoratori, studenti e famiglie della Valle del Savio e dei Comuni di Roncofreddo e Sogliano al Rubicone, e la richiesta, d’intesa con le Regioni Toscana e Umbria, dello stato di emergenza nazionale per il territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.
Le due novità, per rispondere alle richieste dei territori colpiti dalla chiusura della E45, sono state illustrate oggi a Cesena dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso del nuovo vertice con i sindaci, le associazioni d’impresa e i sindacati, alla presenza dell’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo.
“Abbiamo messo a disposizione fondi regionali per evitare che le imprese chiudano e che ci siano licenziamenti e per far sì che gli studenti, soprattutto di Bagno e Verghereto, possano continuare a studiare anche se temporaneamente lontano dalle loro aule- afferma Bonaccini-. Stiamo lavorando fianco a fianco con i Comuni dell’Unione del Savio, gli altri Comuni e le Province in raccordo con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. E siamo pronti ad intervenire anche laddove, in provincia di Forlì-Cesena o nel resto della Romagna, emergessero situazioni di criticità direttamente collegate alla chiusura della E45. Ora bisogna che anche il Governo faccia subito la propria parte intervenendo con gli ammortizzatori sociali e con interventi sul fronte fiscale, e riconoscendo lo stato di emergenza nazionale”.
Accanto alle risorse previste dallo stato di crisi regionale, la Regione ha deciso di mettere a disposizione anche un altro strumento già previsto dalla legge di bilancio: il contributo, in termini di ristoro di Irap, già previsto per tutte le imprese dei comuni montani, sarà esteso a tutte quelle direttamente colpite nella zona, che potranno godere automaticamente di questo beneficio sull’Irap già pagata nel 2018.
Elemento qualificante dell’intervento, particolarmente apprezzato da imprese e sindacati, sarà la velocità e la semplicità: spetterà infatti all’Unione e ai Comuni provvedere direttamente alla gestione delle domande e all’erogazione dei contributi economici, massimizzando così l’efficacia del sostegno regionale.
“Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, affrontando con concretezza anche il tema del sostegno ai lavoratori, alle imprese, alle famiglie, che stanno subendo le difficoltà causate dalla chiusura dell’E45- sottolinea il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi-. Accadrà grazie all’intervento diretto della Regione Emilia-Romagna, molto apprezzato per tempestività dai rappresentati dei lavoratori ed imprese. Già lunedì daremo gambe alle scelte condivise oggi, sottoscrivendo un Protocollo di lavoro ed attivando un Tavolo d’emergenza tra Comuni di Cesena, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina, Verghereto, Roncofreddo, Sogliano, mondo delle imprese e mondo del lavoro del nostro territorio. Restiamo ancora in attesa di un segno d’interesse del Governo su questo tema, che non può essere affrontato solo dal nostro territorio. Ma non ho dubbi che a breve il Ministro Luigi Di Maio sceglierà di convocarci, come gli abbiamo chiesto sin dalla chiusura del Viadotto ‘Puleto’”.
La dichiarazione di stato di crisi regionale
Ieri sera è stato firmato dal presidente Bonaccini il decreto che dichiara lo stato di crisi regionale per una durata di 180 giorni, con un primo stanziamento di 250 mila euro, attraverso l’Agenzia regionale per la sicurezza e la protezione civile, a disposizione dei comuni più colpiti: quelli dell’Unione del Savio, a cui si aggiungono Roncofreddo e Sogliano al Rubicone e altri in corso di esame.
Lunedì la Giunta regionale approverà la delibera che stanzia le risorse.
Già nel pomeriggio di oggi, intanto, il presidente Bonaccini per l’Emilia-Romagna, di concerto con Umbria e Toscana, invierà al Governo la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale.