Non poteva certo immaginare che a circa 5 mesi dal furto i carabinieri le avrebbero bussato alla porta di casa per chiederle conto sull’utilizzo di uno smartphone rubato a settembre.
A seguito della denuncia di furto da parte di una 20enne reggiana, attraverso i tabulati telefonici e il tracciamento del codice IMEI, ovvero la “carta d’identità” dei cellulari, i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto sono risaliti alla prima utilizzatrice. La donna ha ammesso l’effettivo utilizzo del cellulare non più in sua disponibilità.
L’esito di ulteriori indagini sui tabulati non ha portato ad altre persone, per cui è ragionevole ritenere che l’utilizzatore se ne sia successivamente disfatto.
Con l’accusa di ricettazione, i militari hanno quindi denunciato una 35enne abitante a Reggio Emilia.