Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile e della locale Polizia Municipale ha proceduto all’arresto di due cittadini nigeriani di anni 19 e 25 anni responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nell’ambito di una attività congiunta di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, gli agenti stavano monitorando da un po’ di tempo i due stranieri che erano stati visti più volte insieme all’interno del parco Pertini, del Parco XXII Aprile e nei pressi del complesso ErreNord in atteggiamento tipico di staziona in attesa di effettuare cessioni di sostanza stupefacente.
Accurate indagini hanno portato a ritenere che i due soggetti domiciliassero presso un appartamento abitato da richiedenti asilo ubicato in via Gallucci, dove tra l’altro erano stati segnalati movimenti sospetti e presenze di stranieri non autorizzati a permanervi.
Il controllo ha dato esito positivo in quanto all’interno di una stanza si trovavano i due ragazzi, uno dei quali ha tentato di nascondersi in un cavedio ove si affacciava la finestra della stessa camera.
Grazie anche all’unità cinofila della Polizia Municipale di Casina (RE) che ha collaborato nel corso del controllo, sono stati rinvenuti sotto il letto 202,8 grammi di marijuana, confezionati in due sacchetti di plastica. La droga, unitamente a un bilancino di precisione, 5 telefoni cellulari e la somma in contanti di oltre 400 euro, sono stati sottoposti a sequestro.
Il 19enne è stato riconosciuto anche quale autore dell’aggressione in viale Gramsci il 7 febbraio scorso nei confronti di un operatore della Polizia Municipale, il quale nel tentativo di bloccarlo perché intercettato durante un’attività di spaccio, era stato raggiunto da un violento pugno al costato, che gli aveva provocato la frattura di una costola con prognosi di 20 giorni.
I due nigeriani, entrambi richiedenti asilo, di cui uno solo autorizzato a risiedere in via Gallucci, sono stati accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti, dai quali è emerso che il 19enne era sottoposto all’obbligo di firma presso i Carabinieri di S. Cataldo (CL).
Come disposto dal Magistrato di turno, i due sono stati associati alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.