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Partita la ristrutturazione del Torrazzo di Bagnolo in Piano

Con il disvelamento del cartello di cantiere, è stato inaugurato ufficialmente questa mattina l’intervento per la ristrutturazione del Torrazzo, edificio storico e fortemente legato all’identità di Bagnolo in Piano. Un atto non solo formale, ma anche un modo per valorizzare le aziende del territorio comunale bagnolese che hanno reso possibili i lavori. L’intervento è stato illustrato in Municipio, alla presenza di rappresentanti delle imprese che lo hanno sostenuto oltre che della Giunta. Hanno partecipato infatti il Sindaco Paola Casali, l’Assessore alle Politiche culturali Nicola Raimondi, L’ingegner Daniele Soncini, Responsabile Lavori Pubblici del Comune di Bagnolo, i progettisti Architetti Corrado Cacciani e Roberto Denti, Paolo e Alessandro Marmiroli della ditta Marmiroli Srl Restauro, e in rappresentanza delle imprese che sostengono i lavori Aimone Burani, Vice Presidente di Emak, Andrea Franceschini di Mini Motor Mechatronic solution, Tania Cavalca di Cavalca Autogru, Sergio Calzari Presidente di Andria Cooperativa Scrl, Valeria Benassi della Farmacia Comunale di Bagnolo, mentre hanno fatto pervenire i loro saluti, pur non potendo essere presenti, le altre imprese che hanno finanziato i lavori, Ognibene Power, Reggiana Gourmet, FM Metal Fasteners Group e Alubel.

Spiega il Sindaco di Bagnolo, Paola Casali: “Il Comune con propri fondi per circa 30 mila euro ha affidato il progetto e la realizzazione del ponteggio, funzionale sia al primo lotto dei lavori che alla loro successiva prosecuzione una volta che saranno reperiti i fondi per il secondo stralcio. Il ponteggio è stato installato nei giorni scorsi, ed ora è stato apposto il cartello di cantiere: i lavori del primo stralcio sono stati finanziati dai privati nell’ambito del portale Art Bonus, che però non prevede integrazione di fondi da parte dello Stato, e sono appena partiti. La cerimonia di oggi vuole essere un modo di ringraziare queste realtà economiche locali che hanno scelto di sostenere l’intervento attraverso erogazioni liberali, dimostrando grande attenzione, sensibilità, e attaccamento al territorio. Anche per finanziare il secondo stralcio dei lavori intendiamo percorrere la medesima strada, e ci sono già privati e aziende che si sono fatte avanti”. Soncini, Cacciani e Denti hanno sottolineato l’importanza dell’intervento nell’ambito del progetto complessivo di riqualificazione degli edifici pubblici e presenti in piazza Garibaldi: oltre alla stessa piazza, il Municipio, il Teatro ed ora il Torrazzo.

I lavori di questo primo stralcio sono stati affidati alla Ditta Marmiroli Srl Restauro e Conservazione Artistica, per un importo di 44 mila euro. Azioni di restauro del Torrazzo erano già state condotte a più riprese negli anni, a partire dal 1985 per garantirne il consolidamento strutturale, a seguito dei danni causati da un fulmine e dagli eventi sismici del 1996 e del 2000. Nel 1985 era stato asportato l’intonaco dalla costruzione medievale ripristinando il mattone faccia a vista, tipico dell’architettura fortificata medievale reggiana.
“I lavori in corso – conclude il Sindaco Paola Casali – riguarderanno un restauro conservativo e il ripristino di parti ammalorate sulla cupola e le celle campanarie, poi successivamente la rimozione e pulitura del tessuto murario da depositi e incrostazioni, così da ridare omogeneità cromatica alla superficie, e la seguente applicazione di un trattamento in grado di proteggere meglio i muri dagli elementi atmosferici. Il primo stralcio si concluderà entro il mese di aprile”.
La Torre Civica di Piazza Garibaldi, per tutti a Bagnolo semplicemente “Il Torrazzo”, è l’unica testimonianza sopravvissuta dell’antico castello di origine medievale, del quale costituiva la torre d’angolo di nord-est. Il Castello figura già documentato fin dal 946: si sviluppava su una vasta area quadrangolare, comprendendo al suo interno il Torrazzo, la Rocca e le Scuderie, ma a seguito di un incendio nel XII secolo venne quasi completamente distrutto. È sotto la dinastia dei Gonzaga che nel 1354 il Castello ritrova nuovo splendore attraverso la riedificazione con materiale recuperato da altre rovine. Alla fine del ‘600 il Torrazzo viene trasformato da torre difensiva a torre campanaria, mediante una sopraelevazione con la costruzione di un tamburo ottagonale sul quale si innesta la cupola, anch’essa ottagonale, conclusa da una finta lanterna e il collocamento del grande orologio. Con la guerra di Successione Spagnola il Castello viene nuovamente distrutto. Nel 1702, infatti, le truppe francesi saccheggiano il borgo e distruggono la rocca appiccando un incendio. Successivamente, nel 1728, il feudo passa prima nelle mani di Carlo IV e poi al duca Rinaldo d’Este. Il Torrazzo diventa nuovamente testimone della storia durante la seconda guerra mondiale quando, il 14 febbraio 1945, vennero fucilati ai suoi piedi dieci membri della resistenza: proprio nei giorni scorsi si è svolta la commemorazione di quell’eccidio, ancora così vivo nella memoria collettiva bagnolese. Anche per questo ai lavori in corso viene attribuita dai cittadini grande attenzione, per il legame molto forte che viene avvertito verso questo edificio storico.

















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