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60 anni di Autobrennero, grazie alla Provincia festeggia anche Reggiolo

Anche la Provincia di Reggio Emilia era presente oggi, con il presidente Giorgio Zanni ed il consigliere delegato alle Infrastrutture Andrea Carletti,  alle celebrazioni per i 60 anni dell’atto costitutivo della società per azioni Autostrada del Brennero, che hanno portato al PalaRotari in Val di Non – tra gli altri – il giornalista e saggista Paolo Mieli e Carlo Ratti, docente presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston.

La Provincia di Reggio Emilia, del resto, è rimasta l’unica azionista reggiana – dei dodici iniziali – della società che oggi gestisce in concessione un’autostrada fondamentale per il nostro territorio, che registra un traffico di 70 milioni di veicoli all’anno ed investe 50 milioni all’anno in interventi di manutenzione. Un’azienda da sempre fortemente legata alle comunità a favore delle quali opera, tanto che anche in questa importante occasione – al contrario di quanto avviene per i compleanni, a maggior ragioni se così significativi come i 60 anni – è stata proprio la festeggiata a presentarsi con un regalo, un art bonus da 20.000 euro che la Provincia di Reggio Emilia a deciso di devolvere al Comune di Reggiolo. “Saranno utilizzati per la ricostruzione della facciata del Teatro di Reggiolo, danneggiata dal terremoto del 2012, e siamo davvero contenti di aiutare anche in questa occasione una comunità che ha dovuto affrontare, ed è riuscita a superare, una situazione di così grande difficoltà”, ha detto il presidente Giorgio Zanni ricevendo l’art bonus dai vertici di Autobrennero Spa, il presidente Luigi Olivieri e l’amministratore delegato Walter Pardatscher, e ringraziandoli per “un gesto generoso, importante dal punto di vista simbolico, nonché estremamente  concreto per la positiva ricaduta che avrà sul territorio”.

La storia. Era il 20 settembre 1958 quando, con una delibera del Consiglio in seduta straordinaria, fu deciso l’ingresso della Provincia nella società che si sarebbe poi costituita con atto notarile in Trento il 20 febbraio 1959, secondo un piano che prevedeva l’assegnazione di 100 azioni (sulle 1.200 totali) agli enti locali reggiani: 50 alla Camera di commercio, 25 alla stessa Provincia, 15 al Comune di Reggio, 2 al Comune di Correggio, 1 a testa ai Comuni di Campagnola, Fabbrico, Novellara, Rio Saliceto, Rolo, Reggiolo, Rubiera e San Martino in Rio.  Da allora, solo la Provincia è rimasta tra i soci di Autobrennero, con una partecipazione – tra aumenti di capitale e una parziale dismissione a favore di Act per far fronte alla sua ricapitalizzazione nel 2015 – che oggi è pari a 33.378 azioni (il 2,17%).

 

















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