“Firmiamo questo atto sapendo di compiere un passaggio controcorrente: nel tempo in cui si innalzano muri e si esalta l’isolazionismo, noi vogliamo costruire ponti”, ha detto il sindaco Luca Vecchi, ieri sera in Sala del Tricolore durante la cerimonia di sottoscrizione del Patto di gemellaggio fra Reggio Emilia e la Municipalità di Beit Jala,città della Cisgiordania a una decina di chilometri da Gerusalemme.
“Amiamo le culture, amiamo la pace e il vivere bene, amiamo incontrare e dialogare con gli altri popoli. Dopo questa firma, cari amici di Reggio Emilia, potete ritenervi cittadini anche di Beit Jala”, ha sottolineato il sindaco della città palestinese, Nicola Khamis.
Il sindaco Vecchi ha ricordato, nel corso del suo intervento, che “la Sala del Tricolore in cui ci troviamo e in cui nacque la nostra bandiera nazionale, vide gli albori l’esperienza democratica e repubblicana italiana nell’età moderna e qui si sono affermati diritti fondamentali e di cittadinanza che appartengono a tutti i popoli. Per questo abbiamo voluto accogliere qui la delegazione di Beit Jala, con la quale abbiamo una relazione già da diverso tempo, scaturita 14 anni fa nella Dichiarazione di amicizia e che oggi non solo formalizziamo con questo Patto di gemellaggio, ma rilanciamo con la forza di questo stesso Patto. Questa intesa ha un valore istituzionale ed è segno dell’attrazione fra le comunità delle nostre città, attraverso le diverse associazioni qui rappresentate e e numerosi contatti internazionali sui temi dell’infanzia, della sanità, dello sport – consistente è stata ad esempio la partecipazione di ragazzi palestinesi ai recenti Giochi internazionali del Tricolore – e degli scambi fra giovani. Lavoriamo insieme per la difesa dei popoli e dei loro diritti, per lo sviluppo del dialogo internazionale. Su questi principi – ha concluso il sindaco di Reggio Emilia – daremo ulteriore vigore alla nostra cooperazione”.
“Firmato questo Patto, da domani saremo al lavoro per tradurlo in realtà – ha detto il sindaco Khamis – Siamo molto felici di questa intesa e di questa attenzione, in una fase difficile di rapporti in particolare con gli Stati Uniti. Beit Jala è praticamente contigua a Gerusalemme, la città santa, della pace e delle tre fedi monoteiste, eppure è divisa da Gerusalemme da un muro invalicabile. E’ una realtà dura per chi, come noi, cerca la pace, non la divisione. Desidero ringraziare Reggio Emilia, la sua Amministrazione comunale, le diverse associazioni di questa città con cui siamo in dialogo, per l’opportunità di questo incontro e di questo gemellaggio”.
“Con la costituzione di un Comitato di Gemellaggio – ha detto l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia – il Comune di Reggio Emilia ha deciso di mettere in valore i numerosi contatti che molte realtà reggiane hanno con i Territori palestinesi. Ciò farà sì che questa relazione non rimanga solo un’occasione di incontro istituzionale, ma sia conosciuta, vissuta ed animata quotidianamente dai reggiani. Un vero incontro e dialogo tra comunità”. Mirella Orlandi, responsabile per la Cooperazione internazionale della Regione Emilia-Romagna ha sottolineato fra l’altro che “la Palestina è prioritaria nei rapporti di cooperazione internazionale della nostra Regione”.
UN IMPEGNO DI LUNGA DATA
A 14 anni dalla firma della Dichiarazione di amicizia, il Patto di gemellaggio tra Reggio Emilia e Beit Jala conferma e rafforza l’impegno di lunga data al confronto reciproco, alla conoscenza e alla collaborazione tra i due territori nel settore culturale, educativo, economico e sociale.
Con questo documento, vengono individuati gli ambiti prioritari di collaborazione tra le due città: tra questi, la promozione dei diritti umani, la partecipazione attiva, la promozione e la tutela dei diritti dell’infanzia in ambito culturale e socio-educativo, la tutela dei diritti nell’ambito dei servizi alla persona e dell’innovazione socio-sanitaria, il rafforzamento degli scambi giovanili e in ambito sportivo, la valorizzazione dell’imprenditoria giovanile e la promozione di iniziative di turismo responsabile. A rafforzare l’accordo sarà inoltre la costituzione di un Comitato di Gemellaggio che si occuperà di sviluppare questa relazione e di promuovere progettualità e iniziative ad essa collegata, mantenendo così vivo il dialogo tra le due città e assicurando il pieno coinvolgimento dei cittadini e dell’opinione pubblica. Il Comitato, presieduto dal sindaco o da un suo delegato, sarà composto da esponenti delle amministrazioni locali e delle varie associazioni, Ong e gruppi di cittadini del territorio reggiano impegnati in attività di solidarietà, dialogo e cooperazione con la Palestina. La segreteria e gestione del Coordinamento è affidata alla Fondazione E35 per la progettazione internazionale, già impegnata nella gestione e supporto dei numerosi interventi di cooperazione decentrata attivati tra Comune di Reggio Emilia, Comune di Beit Jala e Territori palestinesi. I soggetti reggiani che desiderano aderirvi potranno farlo contattando la Fondazione E35.
Il rapporto con il Governatorato di Betlemme e la Municipalità di Beit Jala risalgono agli anni Novanta. Del 28 aprile 1999 è la firma del Patto di gemellaggio tra la Provincia di Reggio Emilia ed il Governatorato di Betlemme, seguito dal Patto di amicizia tra il Comune di Reggio Emilia e il Comune di Beit Jala del 2005. In questi anni il confronto tra i territori si è intensificato, concretizzandosi in scambi e progettualità in ambito educativo, gestione di servizi pubblici, artistico, culturale, sportivo e giovanile. Diversi gli organismi reggiani impegnati fra cui l’Associazione Giorgio La Pira. In particolare, tra i progetti oggi in corso, Aepic – Alleanza per un’Educazione inclusiva in Cisgiordania finanziata dalla cooperazione italiana; ed il progetto Pace – Partnership for a new approach to early childhood education, finanziati dalla cooperazione italiana.
Queste iniziative di recente realizzazione vedono la collaborazione di realtà quali l’organizzazione non governativa Reggio Terzo Mondo, Reggio Children, lo stesso Comune e proseguono una collaborazione pluriennale in ambito educativo. Inoltre 35 giovani della città di Beit Jala hanno partecipato all’ultima edizione dei Giochi internazionali del Tricolore: proprio in questa occasione, l’incontro tra i due sindaci ha paventato l’opportunità di formalizzare il costante scambio tra le comunità attraverso un Patto di gemellaggio.