Il Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore, in collaborazione con la Struttura Complessa di Neurologia della Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, avvia un progetto di riabilitazione cognitiva neuropsicologica per le persone affette da Sclerosi Multipla grazie alla donazione della signora Ilda Paguni ed al coinvolgimento dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla nella persona della dott.ssa Ivonne Pavignani.
La donazione, finanziata attraverso una borsa di studio del valore di 20.000 euro, sarà finalizzata al trattamento di 70 pazientiseguiti presso la Clinica Neurologica dell’Ospedale Civile di Baggiovara e darà la possibilità alla dott.ssa Maria Giulia Corni, specializzanda in Neuropsicologia e vincitrice del bando finanziato dalla donazione, di poter realizzare un progetto di riabilitazione cognitiva con una duplice valenza: quella dei benefici della qualità di vita dei pazienti e quelli di ricerca. L’approccio sarà globale, personalizzato e strutturato sul singolo paziente, in base anche agli aspetti cognitivi, emotivi e psicosociali della vita della persona, che si intende sostenere ed aiutare in risposta alle richieste dell’ambiente personali, professionali e sociali. Sul piano della ricerca, sarà effettuata un’analisi di confronto tra i risultati ai test cognitivi e comportamentali somministrati all’inizio e alla conclusione del trattamento, in modo da valutare l’efficacia delle tecniche proposte .
La patologia cronica del sistema nervoso centrale, ricordiamo, si presenta in varie forme e colpisce circa 118.000 persone ogni anno ed in Emilia Romagna si registrano 245 nuovi casi all’anno. Si tratta della seconda causa di disabilità neurologica nell’età giovanile.
“I deficit cognitivi – afferma il prof. Stefano Meletti, Direttore della Struttura Complessa di Neurologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara e docente Unimore – determinano una severa ricaduta sulla qualità della vita del paziente, nello svolgimento delle attività quotidiane, nella pianificazione di azioni complesse, nello svolgimento efficace delle attività lavorative e di studio e nel mantenimento delle relazioni sociali. Tutto ciò si può accompagnare ad alterazioni dell’umore (depressione, ansia) con evidenti ricadute su un maggior livello di stress e di ridotta qualità di vita sia dei pazienti che dei loro familiari”.
“Più vicini ai pazienti, ai loro bisogni e alle loro famiglie, puntando ogni risorsa per migliorare e sostenere la loro qualità di vita: questa è la missione e lo scopo di un progetto – afferma la dott.ssa Maria Angela Molinari dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena – che ha forte carattere innovativo in campo nazionale e conferma la vitalità e la vocazione alla ricerca del polo di Modena nel campo delle neuroscienze”.
La borsa di studio, donata dalla signora Ilda Paguni, è dedicata al fratello deceduto dott. Rodolfo Paguni nato nel 1939 a Udine, è stato uno psicologo e psicoterapeuta di rinomata fama, oltreché un apprezzato e originale studioso. Ha svolto la sua attività di ricerca, clinica e didattica presso università straniere (Università di Lovanio e Maudsley Hospital di Londra) e italiane (Università di Bologna e Università di Modena e Reggio Emilia). I suoi principali campi di interesse sono stati la psicogeriatria, la psicologia sociale e la psicologia dello sviluppo. L’instancabile attività di studio e di ricerca è testimoniata da oltre 50 pubblicazioni edite da case editrici nazionali ed internazionali. È mancato all’affetto dei suoi cari, amici e colleghi il 24 novembre 2011.
Maria Giulia Corni, nata il 30 dicembre 1991 a Sassuolo (Mo), ha conseguito la Laurea Magistrale in Neuroscienze e Riabilitazione Neuropsicologica nel 2015 presso l’Università di Bologna. Iscritta all’Albo degli Psicologi dell’Emilia Romagna, frequenta dal 2016 l’Ambulatorio di Neuropsicologia (U.O. Neurologia) dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena ove è attualmente impegnata come specializzanda della Scuola di Specializzazione in Neuropsicologia dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.