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Il presidente Bonaccini visita l’Appennino modenese

C’erano anche i bambini e i ragazzi delle scuole oggi a Buca di Susano, nel comune di Palagano, alla cerimonia per ricordare le 136 vittime dell’eccidio nazifascista di Monchio, Susano, Savoniero e Costrignano, il 18 marzo 1944. A tenere viva la memoria il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha scoperto la targa donata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al sindaco del comune di Palagano, Fabio Braglia

“Ringrazio il presidente della Repubblica che pochi giorni fa a Modena, in occasione del convegno in ricordo di Marco Biagi, ha voluto rendere omaggio alle vittime di questa strage e incontrare i loro familiari, consegnandoci ancora una volta un messaggio di dialogo e di unità- ha detto Bonaccini- la stessa lezione che con tenacia ha messo in pratica nella sua attività di studioso il giuslavorista Marco Biagi. Vogliamo consegnare questo insegnamento ai tanti bambini e ragazzi che sono qui oggi. Una presenza importante e un segnale di speranza per il futuro. A loro, agli adulti di domani, affidiamo il testimone della memoria e l’impegno a costruire una società più giusta, libera e solidale. Contro l’odio, l’intolleranza e il fanatismo. Ben sapendo che la democrazia non è mai conquistata una volta per tutte.”

La cerimonia è stata una delle tappe del tour che il presidente della Bonaccini, accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza, Giammaria Manghi, ha compiuto oggi nell’Appenino modenese, per spostarsi domani nella montagna parmense.

Prima tappa a Pavullo nel Frignano, con l’inaugurazione della Casa Museo Covili, un nuovo percorso espositivo di oltre 120 opere dedicato al grande pittore pavullese. “Un cantore originalissimo e potente di quella civiltà contadina e montanara, che dobbiamo preservare e valorizzare”, ha detto Bonaccini durante il suo intervento. Al taglio del nastro, il sindaco di Pavullo, Luciano Biolchini, l’arcivescovo di Modena-Nonantola, Don Erio Castellucci, e un amico ed estimatore di Covili quale Francesco Guccini.

Taglio dell’Irap per le imprese di montagna: l’incontro con i soci di Ceramica Alta, a Frassinoro

Si chiamano workers buy out e rappresentano uno strumento, sempre più diffuso in Emilia-Romagna, per uscire dalle crisi aziendali, salvare il posto di lavoro e rilanciare l’attività produttiva. Oggi il presidente della Regione ha visitato l’azienda Ceramica Alta, a Madonna di Pietravolta nel comune di Frassinoro. Per la sua altitudine a 1.200 metri, lo stabilimento ceramico più alto d’Italia, rinato grazie all’impegno dei suoi dipendenti che nel 2017 hanno deciso di rilevare, rilanciandone l’attività.

“E’ anche a realtà come la vostra- ha sottolineato Bonaccini- che si rivolge la fiscalità di vantaggio che abbiamo previsto con l’ultima manovra di bilancio e che prevede la riduzione dell’Irap fino al 50% per le aziende e gli esercizi commerciali che operano in Appenino, oltre all’azzeramento per tre anni per quelli di nuova costituzione. Un provvedimento interamente coperto da risorse regionali, 36 milioni in tre anni, varato proprio pensando alle oggettive difficoltà di chi fa impresa in montagna, svolgendo peraltro un ruolo fondamentale di presidio del territorio, a beneficio dell’intera comunità regionale. Dobbiamo agire su più fronti per contrastare l’abbandono di questi luoghi così preziosi da un punto di vista ambientale, rilanciando gli investimenti”.

Secondo le stime della Regione, nell’Appennino modenese il taglio dell’Irap può interessare una platea di oltre 3mila imprese. Senza dimenticare i giovani che potrebbero essere incentivati a restare nei luoghi in cui sono nati.

Nel suo intervento Bonaccini ha anche ricordato l’impegno della Regione sul fronte della sicurezza del territorio. “Un impegno che si è tradotto, solo nell’Appennino modenese in investimenti per circa 50 milioni di euro dall’inizio della legislatura– ha sottolineato Bonaccini- e che nel 2019 abbiamo rilanciato con un pacchetto di nuovi cantieri pronti ad aprire, tra cui 51 nella provincia di Modena. Di questi dieci proprio nei comuni di Frassinoro, Palagano e Pavullo per oltre 1,7 milioni di euro”.

Sicurezza del territorio: ecco i nuovi interventi a Frassinoro, Palagano e Pavullo

Sono due i lavori al via nel 2019 nel comune di Frassinoro per 190mila euro: il ripristino di opere idrauliche e la sistemazione dell’alveo del torrente Dragone a Mulino del Grillo per 130mila euro e la messa in sicurezza di dissesti in località Fontanaluccia e Case Bernardi per 60mila. Nel comune dall’inizio della legislatura sono stati finanziati 21 cantieri per 1,5 milioni di euro.

A Palagano sono 3 cantieri al via nel 2019 per 427mila euro: due riguarderanno la sistemazione dell’alveo del torrente Dragone a Ponte Molino del Biccio, e la realizzazione di argini a protezione del ponte di Mogno (287mila euro); verrà inoltre riaperto il transito in via Casa Buratta, con la messa in sicurezza della scarpata (140mila).  Compresi questi lavori, dal 2015 Palagano sono stati investiti dalla Regione 1,6 milioni di euro per 26 cantieri.

A Pavullo l’investimento complessivo per la sicurezza territoriale,dal 2015, è stato di 1,5 milioni di euro per 10 interventi.  Nel 2019 al via 5 cantieri per quasi 1,1 milione di euro.

Tre riguarderanno il torrente Scoltenna per circa 470mila euro:regimazione delle acque per consolidare la frana che ne invade l’alveo in località Sasso Cervato – Case Patarozzi; manutenzione della briglia a monte del ponte di Olina e realizzazione di arginature alla confluenza con il torrente Leo .

Con 250mila euro si svolgeranno lavori per proteggere le pile del ponte sempre sul Torrente Scoltenna; altri 445mila serviranno per nuove arginature del Panaro e il ripristino della briglia a monte del ponte di Chiozzo.

















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