“Riguardo a mercato ed ambulanti a Sassuolo si potrebbe dire che siamo arrivati ad un punto intollerabile – afferma il candidato sindaco Francesco Macchioni che già nel 2018, in occasione della nota festa locale “I giovedì sotto le stelle”, aveva espresso il suo dissenso alla gestione del mercato di questa amministrazione comunale. “Infatti – afferma Macchioni – la stessa ha sempre lasciato spazio indiscriminato a bancarelle etniche che rivendono prodotti di scarsa qualità e ad un basso prezzo, nonché oggetti usati, bypassando totalmente sia norme igienico – sanitarie, che criteri di logistica nella loro disposizione”.
“È necessario – continua Macchioni – che parlando di mercato settimanale e di bancarelle negli avvenimenti locali, la ventura amministrazione faccia selezione sugli ambulanti e torni a dare forza ai commercianti italiani e sassolesi. Devono essere valorizzati i prodotti della nostra cultura e della nostra tradizione locale, i commercianti sassolesi devono ritornare ad avere lo spazio che si meritano”.
“Tra i punti del programma della lista Macchioni gioca un ruolo importantissimo l’argomento dei mercati settimanali e degli ambulanti: è previsto un piano di riordino serio e lineare per le occasioni del martedì e del venerdì, impedendo da un lato la concorrenza sleale dei banchi stranieri, dall’altro una valorizzazione assoluta dei prodotti della nostra città e della nostra gente”.
“Le considerazioni sull’argomento in oggetto, già esposte in maniera chiara come punto di programma da parte della “lista Macchioni”, sono state ultimamente ritrattate e riproposte da altre liste – rincara Macchioni – le quali pur avendo avuto le loro innumerevoli occasioni per far sentire la propria voce all’interno del consiglio comunale, hanno ritenuto necessario intervenire proprio adesso, addirittura con un’interrogazione consiliare a due mesi dal termine del mandato di questa giunta.
Insomma, se l’argomento “mercato” fosse stato veramente così sentito ed importante da parte loro, tempo per affrontare nel merito questo tema con proposte e soluzioni concrete al problema ci sarebbe stato in questi cinque anni. Probabilmente alcune di loro – conclude Macchioni – in mancanza di argomenti su cui discutere prendono spunto da altri per cercare visibilità in occasione dell’imminente campagna elettorale”.