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Sicurezza: Ascom Modena reclama rinforzi

Ascom Confcommercio resta a tutt’oggi in attesa di una risposta alle richieste di aumento di organico dedicato all’Ordine pubblico, appello reso se possibile ancor più attuale dai ripetuti, incresciosi e addirittura disinvolti episodi di criminalità degli ultimi giorni.

Questi ultimi, uniti agli avvenimenti anche drammatici che fanno del 2006 un anno destinato a lasciare tracce nella fiducia di cittadini e imprenditori, inducono Ascom Confcommercio a rivolgere un appello al Prefetto, al Questore, al sindaco di Modena e a tutti i Sindaci che guidano centri particolarmente toccati dalla criminalità, affinché si traducano in fatti le attenzioni promesse in termini di tutela della tranquillità di chi vive e lavora nella nostra provincia.
Ascom si chiede fino a quando, il nostro sistema economico saprà tenere i propri ritmi in presenza di una criminalità tanto diffusa da rendere il vivere quotidiano una corsa allarmata tra episodi di criminalità piccola e grande.

A seguito di sollecitazioni di Ascom Confcommercio, risulta in ogni caso positiva l’approvazione da parte della Camera di Commercio del nuovo fondo per la sicurezza che finanzia sistemi passivi anticrimine.
Alle imprese si raccomanda di rivolgersi al più presto presso l’Ufficio Credito di Ascom Confcommercio in via Begarelli 31, allo scopo di istruire la pratica per ottenere i finanziamenti previsti nella misura del 40% dell’importo ammissibile, tenendo conto che le domande di contributo si potranno presentare da febbraio prossimo fino al 30 ottobre 2007, ma salvo esaurimento dei fondi.

Il Fondo è costituito da € 150.000 della Camera di Commercio, € 50.000 della provincia di Modena, € 25.000 del Comune di Modena. Dal 40% attuale il contributo potrà salire al 50% se le amministrazioni comunali decideranno di destinare a questi dispositivi di sicurezza un proprio contributo.
Considerata la rilevanza assunta dall’Ordine pubblico nella nostra provincia per le categorie della piccola e media impresa, Ascom Confcommercio si appella alle Amministrazioni comunali affinché vogliano favorire l’istallazione della video sorveglianza nel più alto numero possibile di locali.
I dispositivi finanziabili consistono in Sistemi Video a colori con memoria collegati con le sale operative delle forze dell’ordine, aventi la caratteristica di comunicare il pochi secondi quanto sta avvenendo nei locali interessati che rappresentano un efficace deterrente a rapine ed episodi di intrusione. Risultano finanziabili appunto anche sistemi antintrusione con allarme acustico e visivo in video e altri sistemi passivi come casse a tempo, blindature e vetri antisfondamento.

Sono ammissibili le piccole e medie imprese e i contributi riguardano le spese di acquisto e di installazione, al netto dell’IVA, dei seguenti sistemi di sicurezza:
1. sistemi in video a colori con memoria degli eventi collegati alle Forze dell’Ordine o Istituti di Vigilanza
2. sistemi antiintrusione con allarme acustico e/o visivo in video e altri sistemi passivi quali casse a tempo, blindature, antitaccheggio e vetri antisfondamento.

Modalità e limiti del contributo
Il contributo è fissato nella misura del 40% della spesa ammissibile fino ad un massimo di:
– 2.000,00 euro per i sistemi di cui al punto 1) del precedente articolo;
– 1.000,00 euro per i sistemi di cui al punto 2) del precedente articolo;
di cui il 75% a carico della Camera di Commercio e il 25% a carico della Provincia.

Nel caso di Comuni aderenti all’iniziativa, il contributo complessivo aumenterà dal 40% al 50% della spesa fino ad un massimo di:
– 2.500,00 euro per i sistemi di cui al punto 1) del precedente articolo;
– 1.250,00 euro per i sistemi di cui al punto 2) del precedente articolo;
con onere massimo rispettivamente di 500,00 o di 250,00 euro a carico del Comune. In tal caso la ripartizione delle quote a carico degli Enti sarà la seguente: Camera di Commercio 60% Provincia 20% e Comune 20%.

Nel caso di impresa plurilocalizzata essa potrà beneficiare di un solo contributo per una sola delle unità locali di cui dispone o per la sede per la durata dell’intervento.
I contributi di cui al presente regolamento si intendono concessi in regime de minimis.

(Il Direttore Geneerale, Dott. Claudio Furini)

















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