La giunta comunale di Reggio Emilia ha adottato il nuovo Pums – il Piano urbano della Mobilità sostenibile, ovvero lo strumento che sviluppa un insieme di progetti di mobilità sostenibile che porteranno, da qui al 2028, al miglioramento della fruibilità e dell’accessibilità del centro storico e dei centri attrattori, all’incremento della qualità urbana e delle condizioni di sicurezza della rete stradale e alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. Il tutto in un’ottica di incremento della sostenibilità degli spostamenti, con grande attenzione alla ciclabilità, alla qualità e messa in sicurezza delle infrastrutture, all’alleggerimento del traffico nelle zone centrali della città.
Di seguito, le 7 azioni chiave del nuovo Pums, che resterà ora in pubblicazione fino al 15 ottobre, per consentire la presentazione al Comune di osservazioni e proposte, per essere poi sottoposto al voto del Consiglio comunale entro la fine del 2019.
1. Più vivibilità e sicurezza per la città
Il completamento dell’assetto infrastrutturale tangenziale della città (tangenziale nord, bretella di Rivalta, ….) consente di portare il traffico fuori dalle aree urbane. Il Piano individua gli interventi necessari per una maggiore fluidificazione e sicurezza sul sistema delle tangenziali (asse attrezzato via Chopin-via Hiroshima; collegamento diretto con sovrappasso sulla Via Emilia tra tangenziale nord e la tangenziale sud-est a Masone) e introduce modalità di intervento incisive e riconoscibili per rendere le aree urbane più sicure, vivibili e di maggiore qualità conl’attuazione della Città 30 (7 chilometri quadrati di zona 30 km/h).
2. “L’Eco-esagono” per un centro storico più accessibile e sostenibile
La realizzazione dell’Eco-esagono con l’ampliamento della Ztl per garantire un’alta protezione dal traffico veicolare e aumentare la qualità ambientale delle aree centrali, con la prospettiva di una selezione e riduzione delle auto autorizzate a entrare in Ztl, con una particolare premialità alla mobilità elettrica. E’ previsto inoltre il miglioramento qualitativo delle connessioni e dell’accessibilità con interventi di riqualificazione degli assi stradali storici a favore del Tpl, il trasporto pubblico locale (velocità commerciale) e della mobilità ciclopedonale (migliori standard qualitativi e più sicurezza).
3. Trasporto pubblico: una rete integrata più sostenibile ed efficiente
Viene riprogettato l’intero sistema del Tpl, da un lato attraverso il rafforzamento del sistema intermodale Minibù-parcheggi scambiatori e l’incremento dei mezzi elettrici per un accesso rapido al centro storico e ai principali attrattori (le tre sedi universitarie, l’ospedale, l’Ausl, la stazione Av Mediopadana); dall’altro attraverso la creazione di una rete portante di trasporto pubblico ad alta capacità (tramvia) nord-sud ed una est-ovest in grado di connettere i principali poli (stazioni, aree industriali e residenziali) e di raggiungere più facilmente il centro storico.
4. Più spazi e qualità per le biciclette ed i pedoni
Il Piano urbano della mobilità sostenibile valuta come migliorare la rete ciclabile esistente in termini di standard e sicurezza (punti critici e promiscuità con i pedoni) e individua le priorità di completamento della rete prevista dal Biciplan, l’esigenza di nuove connessioni (passerelle e sottopassi) per il superamento delle barriere infrastrutturali e l’introduzione di servizi a supporto della ciclabilità (rastrelliere sicure, velostazioni, velopark, BiciLab). Il sistema dovrà essere riorganizzato in modo unitario su tutti questi aspetti, anche sotto il profilo gestionale, in modo tale da essere maggiormente funzionale e riconoscibile dagli utenti. Una città bikefriendly con 20 km di “superciclabili” a favore degli spostamenti quotidiani.
5. Il Nodo Mediopadano, una nuova opportunità per la città
La stazione Av Mediopadana, raggiungibile in una decina di minuti dal centro di Reggio Emilia, viene intesa come “porta” di ingresso alla città e un’opportunità in termini di sviluppo economico, turistico e sociale.
Con la realizzazione del progetto “Tappeto rosso”, che prevede la riqualificazione dell’asse di via Gramsci, si avranno collegamenti più rapidi ed efficienti tra la stazione Mediopadana e la città, promuovendo prioritariamente l’accessibilità con il trasporto pubblico, la bicicletta e la creazione di sinergie con il sistema dei parcheggi scambiatori.
6. Nuove tecnologie per una città più smart
Si prevede di utilizzare le potenzialità delle nuove tecnologie per rendere più sostenibile la mobilità urbana, prevedendo lo sviluppo di bike-sharing (350 biciclette), car sharing e app per la sosta, dei sistemi di pagamento dei servizi, dell’informazione all’utenza e promozione delle nuove tecnologie applicate ai veicoli, in particolare della mobilità elettrica.
7. Progetti ed idee per nuovi comportamenti
Vengono potenziate e innovate le politiche di Mobility management, per rendere più sostenibili le abitudini di mobilità dei cittadini nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro, vengono promosse iniziative ed eventi sulla mobilità sostenibile e la sicurezza stradale, in modo da rendere questi temi più visibili e condivisi e per sensibilizzare ed aumentare in modo efficace la consapevolezza delle persone.
La proposta di Pums è l’esito di un percorso sia tecnico sia partecipativo, che ha previsto una fase di ascolto tramite la raccolta delle segnalazioni dei cittadini (circa 750) e l’analisi degli esiti dei molteplici tavoli dei “laboratori di quartiere” (oltre 2.000 partecipanti) fino alle presentazioni alla città e agli stakeholder.
Lo sviluppo del piano è stato accompagnato da valutazioni trasportistiche e ambientali (Vas) che hanno riguardato, tra gli altri, gli effetti sulle percorrenze, sulle velocità medie, sulla qualità dell’aria, sui livelli di esposizione al rumore, sull’incidentalità stradale, sulla biodiversità, sul rischio idraulico e sul consumo del suolo e che hanno dimostrato la sostenibilità della proposta e i miglioramenti complessivi rispetto alla situazione attuale derivanti dalla sua attuazione.
In particolare, per quanto riguarda la riduzione del traffico nei centri abitati, in termini di veicoli equivalenti per chilometri, la riduzione attesa sarà al 2028 tra l’8% e il 10%, mentre le stime degli indicatori di qualità dell’aria mostrano delle riduzioni percentuali comprese tra il 25% e il 65% a seconda degli inquinanti e degli ambiti territoriali considerati.