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L’esperienza di Università 21 Onlus raccontata dalla tesi di laurea di Silvia Comodi

Il singolare progetto nato a Reggio Emilia di inclusione per adulti con disabilità, avviati a seguire corsi universitari presso Unimore, condotto da Università 21 Onlus diventa oggetto di una tesi di laurea discussa nell’ultima sessione primaverile del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane (DESU).

Reca la firma della neo dottoressa Silvia Comodi che ha titolato la sua tesi magistrale in Scienze Pedagogiche “Il percorso verso l’adultità nella disabilità intellettiva”, nella quale l’autrice ha raccolto l’esperienza di ricerca e lavoro realizzati negli ultimi anni, in qualità di educatrice con ruolo di coordinatrice nel progetto Università 21 Onlus.

Università 21 Onlus è un’esperienza attiva dal 2015, fortemente innovativa sul territorio reggiano e di eccellenza a livello nazionale, voluta con passione da Loretta Melli, presidente e fondatrice di questa iniziativa, dall’allora direttore del DESU prof.Giorgio Zanetti, dal delegato alla disabilità dott. Enrico Giliberti, dal Servizio Accoglienza Studenti con Disabilità dell’Ateneo, dal Servizio Handicap Adulti di Reggio Emilia, dal Comune di Reggio Emilia. Il progetto ha coinvolto fino ad ora quasi 20 giovani con disabilità e continua ad essere attivo nel Dipartimento grazie al contributo e impegno del Direttore prof. Alberto Melloni e di tanti docenti come il prof. Nicola Barbieri e il prof. Antonio Gariboldi del corso di studi in Scienze dell’Educazione, che hanno seguito e sostenuto i giovani e li hanno accompagnati fino alla discussione di una tesina a conclusione del percorso.

Il progetto, come scrive la dott.ssa Silvia Comodi nel suo elaborato, si rivolge a giovani adulti con disabilità che, pur non essendo in possesso del diploma di maturità, possono svolgere presso l’Università attività con i loro coetanei, seguendo in qualità di uditori le lezioni accademiche, così da contribuire “al loro processo di transizione verso l’adultità attraverso l’inserimento in percorsi individualizzati all’università. L’Università di Modena e Reggio Emilia ha deciso quindi di diventare così un luogo che nella quotidianità permette a questi ragazzi di sentirsi parte integrante di un sistema, di una comunità e fruire di una reale opportunità di formazione, di socializzazione con i coetanei e di crescita personale: in sostanza di accedere ad uno spazio che altrimenti sarebbe loro negato.”

La tesi tratteggia dal punto di vista teorico il percorso di crescita verso l’adultità, puntando lo sguardo sulle rappresentazioni sociali della persona con disabilità e sul processo di autodeterminazione e autonomia attraverso una prospettiva pedagogica e bio-psico-sociale, mettendo al centro dell’esplorazione teorica la rete ed i servizi per l’inclusione sociale.

Inoltre, la neo dottoressa ha indagato il contributo che Università21 Onlus intende offrire nel progetto di vita dei ragazzi e le necessità alle quali cerca di rispondere. In particolare “si è dato spazio alla storia e agli intenti del progetto, alla struttura e al suo funzionamento interno, attraverso l’analisi dello statuto dell’Associazione, le conoscenze derivanti la esperienza professionale della neo laureata all’interno del progetto e la ricostruzione del percorso tramite la voce di diversi testimoni privilegiati che hanno contribuito alla vita dell’associazione. Dall’analisi svolta si evince come il progetto sia un modello di buone pratiche inclusive, che inevitabilmente deve estendersi perché il suo intento possa essere realmente efficace e per divenire un’opportunità concreta di acquisizione di competenze anche in prospettiva professionalizzante. Il lavoro di tesi si pone come una prima riflessione sul progetto, un’indagine esplorativa rispetto ai benefici che l’inclusione in un contesto come quello universitario può portare nella vita dei ragazzi con disabilità intellettiva e le ricadute di questa sul loro percorso verso l’adultità”.

Hanno seguito la tesi la prof.ssa Cardarello e la dott.ssa Antonietti cogliendo nella prospettiva di studio del progetto Università21 sviluppi interessanti per il sostegno ai processi inclusivi con ricadute importanti non solo per i giovani con disabilità intellettiva, ma per molti dei nostri studenti, infatti affermano le docenti: “come sostengono Booth e Ainscow il processo inclusivo si realizza quando iniziano la partecipazione, il movimento ed il cambiamento e tutto ciò l’esperienza di Università 21 Onlus, assieme al Dipartimento di Educazione e Scienze Umane e agli altri enti coinvolti, lo stanno promuovendo”.

Università 21 è un progetto che nasce dall’esperienza diretta di Loretta Melli, una mamma che ha deciso di accompagnare suo figlio Jacopo, affetto da sindrome di down, nel suo percorso universitario. Insieme hanno frequentato l’intero triennio di Scienze dell’Educazione presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane a Reggio Emilia. Questo percorso ha dato la possibilità di pensare in grande e da qui è scaturita l’idea di offrire ad altri ragazzi portatori di disabilità cognitivo-comportamentale l’opportunità di frequentare il corso di laurea in Scienze dell’educazione.

L’associazione Università 21 opera dunque in sinergia con il Dipartimento di Scienze Umane, con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Reggio Emilia e con l’A.S.L. per cercare di individualizzare percorsi analoghi a quello di Jacopo e integrare nell’ambiente universitario altri ragazzi. Il suo lavoro consiste nell’accompagnare i giovani studenti nel loro percorso universitario, attraverso un team di educatori che progettano le attività individualizzando e personalizzando gli obiettivi educativi per i differenti corsi. Gli educatori selezionano i corsi da seguire in base agli interessi e alle abilità dei ragazzi, seguono le lezioni con loro e li aiutano nello studio. Lo stesso team affianca i ragazzi anche nella socializzazione, favorendo l’indipendenza e l’autonomia nella fruizione degli ambienti universitari.

Silvia Comodi che il 17 aprile scorso ha conseguiti la laurea magistrale in Scienze Pedagogiche col punteggio di 108/110 si era già laureata in Scienze dell’Educazione nell’A.A. 2013/2014 sempre presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane.

















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