L’improvvisa colorazione scura del Rio Maillo, nell’appennino reggiano, congiunta alla maleodorante aria che si respirava nella zona, ha allertato alcuni cittadini che, preoccupati per il grave pericolo dell’integrità della flora e fauna acquatica dello steso corso d’acqua che confluisce sul torrente Tassobbio affluente del fiume Enza, hanno segnalato l’anomalia ai carabinieri forestali di Castelnovo Monti che, unitamente ai colleghi della stazione forestale di Busana, si sono immediatamente attivati riscontrando che la causa di quanto segnalato era da ricondurre all’illecita condotta del titolari di un’azienda agricola che sversava illecitamente nel rio Maillo reflui zootecnici.
L’epilogo della vicenda ha visto i carabinieri delle stazioni forestali di Castelnovo Monti e Busana denunciare alla Procura reggiana un 70enne residente nell’appennino reggiano, chiamato a rispondere dei reati di immissione di rifiuti liquidi in acque superficiali, getto pericoloso di cose a causa delle molestie olfattive, maltrattamento di animali per gli effetti sulla fauna ittica, deturpamento di bellezze naturali e deterioramento di habitat in quanto trattasi di illeciti commessi in area protetta.
A seguito delle segnalazioni ricevute i carabinieri forestali hanno effettuato i dovuti accertamenti tecnici avendo modo di riscontrare l’effettivo sversamento di rifiuti zootecnici. Rifiuti che provenivano tramite tubazioni mobili da una vasca di stoccaggio di liquami di proprietà di un’azienda agricola del posto, dedita all’allevamento di bovini. Accertati i fatti i carabinieri forestali hanno quindi proceduto al sequestro preventivo della tubazione, dei bocchettoni e delle valvole utilizzati per l’illecito sversamento. Alla luce di quanto accertato, come detto, l’allevatore è stato segnalato alla Procura reggiana.