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Situazione meteo migliora ma per i fiumi è ancora fase di allerta arancione per tutta la giornata di domani

Nuova allerta “arancione” per criticità idraulica fino a tutta la giornata di domani, mercoledì 15 maggio. Se le previsioni meteo indicano una pausa nelle piogge, resta lento il deflusso dei corsi d’acqua soprattutto in Romagna, dove ieri il Montone ha rotto gli argini e invaso l’abitato di Villafranca (Fc) e dove, per effettuare gli interventi necessari, è stato interrotto il tratto di autostrada A14 tra Forlì e Faenza.

Sono poi attese per oggi le piene dei fiumi Secchia e Panaro, nel modenese. Il transito delle ondate di piena è avvenuto, invece, senza ulteriori problemi nel bolognese e nel riminese.

L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile è in contatto con il Dipartimento nazionale per la Protezione civile per l’attivazione di sopralluoghi ai fini della procedura di richiesta dello stato di emergenza nazionale.

La situazione in regione

Complessivamente in Romagna, la scorsa notte, tutti i fiumi hanno raggiunto livelli idrometrici storici, tra i massimi degli ultimi 30 anni.

In particolare, il Montone, nel comune di Russi a Ponte Vico, ha raggiunto 8,83 metri (con +61 cm, oltre il massimo precedente di 8,22metri raggiunto nell’aprile 2005); il Ronco a Forlì ha toccato 7,31 (+ 50 cm rispetto a 6,81 m di aprile 2015); il Lamone a Faenza ha superato il massimo storico con 8,15 metri (+7,38 metri a settembre 2014, +77 cm rispetto al precedente record). Il Savio in più sezioni ha superato il record idrometrico: nel ravennate a Metallica ha raggiunto 6,65 m (rispetto a 5,54 di novembre 2005) e a Castiglione ha toccato 9,80 metri (rispetto al massimo di 9,76 metri di novembre 2005); a Savio nel comune di Cervia si sono registrati 6,70 metri rispetto al precedente record di 6,18 metri di novembre 2005.

Nel complesso, tra Forlì e Cesena sono state evacuate una dozzina di persone, mentre a San Bartolo (Ra) le 100 persone che ieri erano state fatte evacuare per i timori sulla piena del Ronco, ora stanno tornando nelle abitazioni.

Forlì – La situazione più critica è nella zona del Montone, che ieri pomeriggio ha rotto l’argine a Villafranca, un abitato di circa 500 case e 1500 abitanti che si è allagato. Dopo un primo intervento di chiusura della breccia, nella notte l’argine si è aperto in un altro tratto e ha determinato una nuova fuoriuscita dell’acqua a causa dei livelli del fiume ancora molto alti. A San Martino di Villafranca è stato aperto il centro di accoglienza presso l’Istituto professionale statale per l’agricoltura, mentre fin dal primo pomeriggio di oggi i Servizi territoriali dell’Agenzia, in accordo con la Società Autostrade, sono al lavoro per gli interventi di riparazione dell’argine, raggiungendo la breccia dal tratto autostradale che è stato momentaneamente chiuso al traffico.

I Vigili del fuoco stanno coordinando le attività di soccorso alla popolazione, supportati dai volontari nella consegna dei sacchetti di sabbia, a protezione di abitazioni e attività economiche, e nelle operazioni indispensabili per consentire alla popolazione di rientrare nelle proprie abitazioni.

Cesena – Si è verificato un sormonto dell’argine alla confluenza del Savio con l’affluente Casalecchio. Si sono allagate sia la campagna circostante, dove una famiglia è stata evacuata, sia la “secante” (tangenziale) della città con disagi per alcuni quartieri. La situazione risulta ora sotto controllo. Il Centro operativo comunale è ancora attivo per i sopralluoghi tecnici per allagamenti a opere pubbliche, piste ciclabili e al parco dell’Ippodromo.

Risultano, inoltre, disagi per esondazioni e frane nei comuni di Galeata, Premilcuore, Predappio, Sarsina, Tredozio, Mercato Saraceno, Dovadola e Borghi e Bagno di Romagna.

Rimini – Prosegue il monitoraggio dopo il crollo della traversa (briglia) sul fiume Marecchia, in corrispondenza di Ponte Verucchio.

Modena – In seguito all’allagamento del Comune di Campogalliano (Secchia) risultano al momento evacuate una dozzina di persone. Piogge e maltempo hanno determinato diffusi disagi sulla viabilità stradale a causa di frane e dissesti. Risulta in particolare ancora chiusa la S.P. 27, Valle del Samoggia (Mo), da domenica scorsa.

Il meteo

In questi giorni, allo scioglimento della neve si sono unite piogge intense, importanti e inconsuete: in 36 ore sono caduti 100 millimetri di acqua su un’area vasta.

Domani, mercoledì, non sono previsti fenomeni meteorologici ai fini dell’allertamento; sono attese deboli piogge in mattinata, con locali rovesci più probabili sul settore orientale (fascia costiera e Romagna). Ma la criticità idraulica resta arancione nei tratti vallivi dei corsi d’acqua. Mentre le forti piogge dei giorni scorsi motivano l’emissione di un codice arancione e giallo anche per criticità idrogeologica, per la possibilità di frane.

L’allerta

E’ allerta arancione, per tutta la giornata di domani, per criticità idraulica nelle pianure e costa romagnola tra Ravenna e Rimini, nella pianura emiliana orientale e centrale e lungo la costa ferrarese (zone B, D e F). L’allerta è gialla per criticità idraulica nelle zone della collina romagnola e dell’Emilia centrale, da Ravenna a Bologna (A e C).

Per criticità idrogeologica relativa al rischio di frane, l’allerta è arancione nella collina romagnola (zona A) e gialla nella pianura e costa romagnola, nella collina emiliana orientale e centrale da Rimini a Parma (zone B, C, E)

L’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae sta seguendo l’evoluzione della situazione. Si consiglia di consultare l’allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.

Il sistema di Protezione civile al lavoro

Dopo la forte perturbazione che ha interessato gran parte del territorio regionale, dal 12 maggio sono al lavoro oltre 200 volontari di Protezione civile in tutta la Regione e prosegue l’attività di monitoraggio idraulico da Reggio Emilia fino alla costa, con il contributo dei Servizi territoriali dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile (che ha attivato il Servizio di piena), i Consorzi di Bonifica, Arpae (che ha seguito gli aggiornamenti dei livelli idrometrici), Aipo e l’esercito.

Per la giornata odierna sono state attivate 10 squadre di volontari a Campogalliano nel modenese (di cui 4 provenienti da Ferrara e una dell’Associazione Alpini – ANA) e a Forlì-Cesena 8 squadre del coordinamento locale e 17 tra i volontari dei coordinamenti di Ferrara, Reggio Emilia, Rimini, Piacenza e Parma e squadre di Federgev.

Le squadre sono attrezzate con kit idraulici. In più altri volontari sono in presidio al Centro operativo regionale (Cor) da sabato scorso. Sono stati aperti nel complesso 36 Centri operativi comunali (Coc) e attivati Centri coordinamento soccorsi (Ccs) presso le Prefetture delle Province interessate dal maltempo.

















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