Gian Carlo Muzzarelli è ufficialmente di nuovo sindaco di Modena. La proclamazione da parte dell’Ufficio elettorale centrale presso il Tribunale, infatti, è stata comunicata giovedì 30 maggio dando ufficialità, così, al risultato elettorale che ha sancito la vittoria di Muzzarelli al primo turno (con 50.714 voti, pari al 53,41 per cento), sostenuto da una coalizione formata da Partito Democratico, Verdi, +Europa-Italia in Comune, Sinistra per Modena, Modena Solidale.
Muzzarelli, 64 anni tra meno di un mese, sposato, due figli, bancario, è stato eletto sindaco di Modena la prima volta nel 2014, dopo il ballottaggio. Consigliere regionale dal 2000 e poi assessore regionale (dal 2009 al 2010 a Programmazione e sviluppo territoriale, dal 2010 al 2014 alle Attività produttive), in precedenza era stato assessore e vicepresidente della Provincia tra il 1990 e il 1999, dopo essere stato sindaco di Fanano dal 1980 al 1990.
Ufficializzati anche i risultati delle liste, leggermente diversi da quelli diffusi in modo ufficioso nei giorni scorsi, sulla base dei quali viene definita la composizione del Consiglio comunale composto da 32 consiglieri, 20 dei quali spettano alla maggioranza (15 Pd, tre di Sinistra per Modena, uno per Modena Solidale e uno per i Verdi) e gli altri all’opposizione: nove sono dell’alleanza che sosteneva Stefano Prampolini (30.166 voti come candidato sindaco, pari al 31,77 per cento), con sei della Lega, uno per Forza Italia e uno per Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, oltre allo stesso Prampolini (Siamo Modena non ottiene il consigliere), mentre tre vanno al Movimento 5 Stelle con il candidato sindaco Andrea Giordani (9.033 voti, pari al 9,51 per cento) e altri due componenti.
Non sono eletti, invece, gli altri candidati sindaco: Carolina Coriani (Modena Volta Pagina, 2899 voti, 3,05 per cento), Cinzia Franchini (Modena Ora, 1.253 voti, 1,53 per cento), Luca Ghelfi (Idea, 460 voti, 0,48 per cento), Sergio Celloni (Gol, 422 voti, 0,44 per cento).
Anche i risultati delle preferenze hanno piccole variazioni rispetto ai dati ufficiosi e queste comportano un cambio nella lista di Forza Italia dove Piergiulio Giacobazzi passando da 130 a 143 preferenze “sorpassa” Anna Maria Bonaccini (da 131 a 124).
Ecco la composizione del Consiglio comunale.
Partito democratico: Federica Venturelli (1375 preferenze), Fabio Poggi (857), Antonio Carpentieri (496), Tommaso Fasano (496), Alberto Cirelli (490), Grazia Baracchi (482), Mara Bergonzoni (460), Ludovica Carla Ferrari (448), Stefano Manicardi (414), Marco Forghieri (409), Diego Lenzini (408), Vittorio Reggiani (401), Ilaria Franchini (373), Lucia Connola (353), Ferdinando Tripi (346).
I primi dei non eletti risultano essere: Vincenza Carriero (318), Irene Guadagnini (267), Federica di Padova (237), Giuseppe Longo (232), Alberto Bignardi (229).
Sinistra per Modena: Camilla Scarpa (577 preferenze), Andrea Bosi (374), Roberta Pinelli (211). Primi dei non eletti: Federico Trianni (180), Vincenzo Walter Stella (166).
Modena solidale: Katia Parisi (626 preferenze), primo dei non eletti Stefano Guidetti (259).
Verdi: Alessandra Filippi (99 preferenze), prima dei non eletti Paola Aime (70).
Stefano Prampolini (candidato sindaco per Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, Siamo Modena).
Lega: Luigia Santoro (264 preferenze), Antonio Baldini (236), Alberto Bosi (209), Giovanni Bertoldi (204), Barbara Moretti (176), Beatrice de Maio (152). Primi dei non eletti: Alex Pedrazzi (145), Andrea Molinari (120).
Forza Italia: Piergiulio Giacobazzi (143 preferenze), primi dei non eletti Anna Maria Bonaccini (124), Dario Franco (124), Lorenzo Rizzo (123).
Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia: Elisa Rossini (251 preferenze), primo dei non eletti Ferdinando Pulitanò (221).
Movimento 5 Stelle: Andrea Giordani (candidato sindaco), Giovanni Silingardi (134 preferenze), Enrica Manenti (91), primo dei non eletti Davide Perna (89).
ORA IL CONSIGLIO E LA NUOVA GIUNTA
Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha ora dieci giorni di tempo per convocare il nuovo Consiglio comunale. Con la proclamazione ufficiale dei risultati da parte dall’Ufficio elettorale centrale, infatti, scattano i termini della legge per arrivare al pieno funzionamento dei nuovi organismi. La prima seduta del Consiglio, nel corso della quale il sindaco giurerà e poi illustrerà gli Indirizzi generali di governo, si dovrà svolgere entro dieci giorni dalla convocazione.
L’assemblea, che in apertura sarà presieduta da Federica Venturelli in qualità di cosiddetto consigliere anziano, cioè il candidato che ha ottenuto la migliore cifra individuale, precederà alla convalida degli eletti, e a eventuali surroghe in caso di dimissioni e rinunce, per poi eleggere il presidente e il vicepresidente del Consiglio comunale: alla prima votazione è prevista la maggioranza dei due terzi, alla seconda è sufficiente la maggioranza assoluta.
Sempre nella prima seduta è prevista l’elezione della Commissione elettorale comunale.
La discussione e il voto sul documento degli Indirizzi generali di governo sono in programma nella seconda seduta del Consiglio che dovrà tenersi entro 15 giorni dalla prima. Sarà in questa seduta che il sindaco, sulla base dello Statuto, darà comunicazione al Consiglio della composizione della giunta per la cui nomina, fino a un massimo di nove assessori, dovrà essere rispettato il criterio della rappresentanza di genere: nessuno dei due sessi potrà essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento.
Nel frattempo, entro dieci giorni dalla prima seduta, i consiglieri comunali devono dichiarare a quale gruppo intendono aderire, anche in vista della composizione delle commissioni consiliari.