L’assessore al welfare Giuliano Barigazzi interviene sulla situazione che si è determinata all’Hub di via Mattei. “Dobbiamo mantenere la tradizione del confronto tra istituzioni – afferma l’assessore – e in questo senso non aiuta apprendere all’ultimo momento decisioni già assunte. Il Comune di Bologna, al di là delle competenze formali, va sempre coinvolto”. Il Comune ha giocato in questi anni il ruolo di protagonista e “vuole continuare a farlo – aggiunge l’assessore – soprattutto in questa difficile fase. I percorsi di integrazione, visto che nonostante molti proclami le persone continuano a rimanere a lungo nei Cas, sono la chiave per governare il fenomeno immigratorio. Così, invece, questi percorsi vengono interrotti e frammentati”.
Il problema occupazionale, per le conseguenze del Decreto Sicurezza, sta diventando rilevante a livello nazionale e ancora di più sul nostro territorio che si è contraddistinto per un percorso di crescita di professionalità che ha permesso la creazione di un sistema di accoglienza diffuso ed efficiente, sia sul versante della qualità che della spesa. Servono forme di ammortizzazione che vanno trovate con il concorso di tutti i soggetti istituzionali e imprenditoriali. “Ci vogliono tempi chiari per la ristrutturazione dell’immobile di via Mattei – dice Barigazzi – e occorre un impegno altrettanto forte e chiaro sul suo utilizzo, che deve continuare quale servizio all’interno del sistema di integrazione bolognese. Un quadro altrettanto chiaro deve essere definito durante la ristrutturazione sulla gestione dei percorsi delle persone che arrivano sul nostro territorio, includendo il ruolo di tutti i CAS presenti nell’Area Metropolitana”.
Per questi motivi il Comune ritiene “indispensabile che la Prefettura avvii un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti – conclude l’assessore – al fine di definire misure e azioni che abbiano l’obiettivo, per noi irrinunciabile, di preservare il modello di integrazione costruito in questi anni, elemento importante per la coesione sociale della nostra comunità”.