Affitti brevi: gli immobili affittati a fini turistici per pochi giorni, dovranno essere censiti e inseriti in un’apposita banca dati gestita dall’Agenzia delle Entrate. La novità, parte del Decreto Crescita presentato lunedì scorso, ha incassato la soddisfazione di Assohotel-Confesercenti Modena: “Si tratta di uno strumento di certificazione che non può che migliorare l’offerta turistica in generale, dato anche l’incremento degli arrivi in città e sul territorio, in particolare nelle strutture extralberghiere (oltre 90mila nel triennio 2015-2017: +48% sui tre anni precedenti. Fonte, studio Mailander)”, commenta l’Associazione.
L’obiettivo della norma è quello di combattere eventuali evasioni fiscali o elusioni da parte dei locatari: in particolare quelli che ricorrono a note e meno note piattaforme online, oltre che a siti di annunci. “Tutto quello che riduce, se non elimina, l’evasione fiscale, i fenomeni di illegalità e di concorrenza sleale, consente di lavorare nel rispetto delle regole con un beneficio che ricade su tutti gli operatori del turismo. Auspichiamo che anche a livello territoriale ci siano azioni in questa direzione.”
Non appena sarà operativa la banca dati per gli affitti brevi, chiunque vorrà affittare un proprio immobile anche per pochi giorni l’anno dovrà censirlo presso l’Agenzia delle Entrate. L’intero processo potrà in questo modo essere tenuto sotto controllo. “Un passo in avanti importante che arriva in concomitanza dell’estate, stagione di vacanze per eccellenza, e che esaudisce le richieste di regolarità avanzate dagli operatori del settore turistico”, precisa Asshotel Modena.
I proprietari degli immobili con l’entrata in vigore di questo regolamento, dovranno registrare il loro appartamento, la stanza o le stanze che vorranno affittare. Riceveranno in questo modo un codice identificativo alfanumerico da inserire in tutti gli annunci che pubblicheranno su piattaforme di intermediazione, fisiche sia virtuali e sui siti di annunci. Gli immobili in affitto in questo modo saranno tracciati dall’Agenzia delle Entrate che sarà così in grado di rilevare eventuali anomalie in fase di dichiarazione dei redditi. In caso di inadempienze scatteranno sanzioni.