Sottoposto all’obbligo quotidiano di presentazione alla P.G. nel casertano, aveva avuto l’autorizzazione a recarsi a Bologna ieri mattina per garantirsi la difesa nel processo d’Appello per una rapina in abitazione commessa nel febbraio dell’anno scorso a Reggio Emilia.
Prima di andare al processo ha ben pensato di rapinare una farmacia di Reggio Emilia. Una giornata storta quella di ieri per un 38enne tunisino, residente a Padova e domiciliato nel casertano, in quanto oltre a vedersi confermare la condanna in Appello all’uscita del Palazzo di Giustizia si è ritrovato i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Reggio Emilia che avendo raccolto a suo carico concordanti e gravi indizi di colpevolezza per la rapina compiuta qualche ora prima a Reggio Emilia l’hanno sottoposto a fermo di P.G.. Un fermo reso possibile grazie alla indagini tradizionali dei carabinieri della Sezione Operativa di Reggio Emilia: visionando le immagini riprese dalle telecamere della farmacia i carabinieri hanno riconosciuto nell’autore il 38enne tunisino.
L’osmosi informativa ha fatto il resto: sapendolo a Bologna è stato quindi raggiunto dai carabinieri reggiani che gli hanno messo le manette, conducendolo in carcere. L’origine dei fatti ieri mattina alle ore 09,00 circa, quando un malvivente con il volto parzialmente travisato ed armato di pistola, si introduceva all’interno della “Farmacia Comunale Villa Cella” e sotto la minaccia della pistola, in presenza di una terrorizzata cliente, si faceva consegnare l’incasso di euro 600,00 in contanti, dileguandosi a bordo di un’autovettura Mini Cooper Country, non provento di furto, intestata a una società autonoleggio di Trento.
Visionando il video subito estrapolato dalle telecamere di video sorveglianza della farmacia i carabinieri della Sezione Operativa riconoscevano l’autore nel predetto pregiudicato acquisendo grazie al reperimento di un’importante testimonianza che lo stesso era fuggito a bordo della predetta auto di cui veniva fornita la targa. Ulteriori accertamenti sul pregiudicato consentivano di appurare che lo stesso dal mese di novembre 2018, risultava sottoposto alla misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel Comune di Castel Volturno (CE) con contestuale obbligo di presentazione quotidiano alla P.G. (ogni giorno alle ore 08:00, alle ore 11:00 ed alle ore 15:00) e che era stato autorizzato a comparire il giorno 14 giugno 2019 alle ore 11:00 in Bologna, presso la Corte d’Appello – 1^ Sezione Penale, per un processo a suo carico (per altra rapina commessa a Reggio Emilia).
In ragione delle risultanze investigative i militari si recavano a Bologna, presso la Corte d’Appello dove si era appena conclusa l’udienza. Allorquando i militari operanti, con vettura civetta ed in abiti civili, vedevano uscire dalla sede del Tribunale il 38enne tunisino lo seguivano per un breve tragitto fin quando apriva la vettura Mini Country che i militari sapevano aver utilizzato per la fuga dopo la rapina lasciata parcheggiata in via Chiudare di Bologna dove veniva bloccato e sottoposto a fermo. Al termine delle formalità di rito è stato ristretto a disposizione della Procura reggiana.