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Modena: 1° gennaio 2007 tra mostre e musei

Dalle raccolte dei Musei civici al nuovo Museo della figurina, dalle mostre della giapponese Yajoi Kusama e dello svizzero Ugo Rondinone all’installazione di Fabio Bonetti e ai lavori prodotti dagli studenti modenesi in “Perdere la bussola”. Il primo gennaio 2007 sono molte le occasioni per visitare a Modena mostre e musei.

Ecco, in sintesi, orari e biglietti.

Musei civici. I Musei civici di Modena (palazzo dei Musei, largo sant’Agostino) restano aperti il primo gennaio dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito). Il pubblico può visitare le collezioni comunali, composte dal Museo archeologico, che conserva le più antiche testimonianze della presenza umana nel territorio modenese, dalle Raccolte etnologiche, con oggetti della Nuova Guinea, del Perù precolombiano, dell’America del Sud, dell’Africa e dell’Asia, e dal Museo d’arte, che documenta le trasformazioni di Modena dal Medioevo all’età moderna. Al piano terra del Palazzo dei Musei, nello spazio del lapidario romano, si può visitare la mostra “Il passato presente”, dedicata alle recenti scoperte di archeologia urbana, in particolare il ritrovamento dei resti delle mura dell’antica Mutina nel sottosuolo di piazza Roma.

Museo della figurina. Dalle leggendarie Liebig ai mitici album dei calciatori che hanno fatto sognare generazioni di bambini. Il primo gennaio, dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito), si può visitare a Palazzo Santa Margherita il nuovo Museo della figurina, da poco inaugurato. Si tratta della più importante collezione al mondo di piccole stampe, con 500 mila esemplari che permettono di ripercorrere storia, costume, sport e passioni di 150 anni di storia. Il viaggio nell'”album delle meraviglie” fa tappa nel cinema, nello sport, nella gastronomia, nella moda e nella didattica.
Yayoi Kusama. “Metamorfosi”, prima mostra personale in un museo italiano dell’artista giapponese Yayoi Kusama, si può visitare alla Palazzina dei Giardini, in corso Canalgrande, il primo gennaio dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito). Nota per il suo lavoro sul tema della percezione ossessiva e sul disorientamento, Yayoi Kusama propone una serie di ambientazioni, oggetti e dipinti ricoperti di texture a puntini e sculture luminose.

Ugo Rondinone. “Giorni felici”, prima mostra personale dell’artista svizzero Ugo Rondinone in un museo italiano, è aperta a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, il primo gennaio dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito). Artista visionario e melanconico, Rondinone presenta una serie di opere in un percorso espositivo in cinque tappe tra installazioni ambientali, sculture, video e fotografia che tratteggiano un suo personale itinerario esistenziale.
Fabio Bonetti. Si intitola “10 ostruzioni del bassoventre (lifeboat)” l’installazione di Fabio Bonetti che si può ammirare nell’area progetto di Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, il primo gennaio dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito). L’installazione si presenta come la scena di un mistero. Sull’ampia scala di Palazzo Santa Margherita lo spettatore s’imbatte, infatti, nel corpo inerme di un uomo, una sagoma nera indistinta, come vista nel buio della notte, distesa, che pare fuoriuscire col busto dalla parete dell’edificio e stendersi di fronte a lui.
Perdere la bussola. Nello spazio espositivo del laboratorio didattico della Galleria civica, in corso Canalgrande 103, si può ammirare il primo gennaio dalle 15 alle 18 (ingresso gratuito) la mostra “Perdere la bussola: contenitori e contenuti di un’identità”, che propone, a cura di Sonia Fabbrocino, i lavori prodotti dagli studenti del liceo ginnasio Muratori e della scuola media Paoli.

















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