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Trasmissione telematica scontrini, una nuova era per chi lavora con i privati

Fatte le debite proporzioni, l’adempimento che prenderà il via lunedì prossimo, 1° luglio (prima per le imprese con un fatturato superiore ai 400mila euro, dal 1° gennaio 2020 per tutte le altre), assomiglia un po’ alla fatturazione elettronica, solo che questa volta non sarà limitato alle transazioni tra imprese, ma a tutte quelle con i privati.

I negozi, dunque, ma anche i pubblici esercizi, dai bar agli agriturismi, poi gli autoriparatori, saloni di estetica e bellezza, idraulici, imbianchini, muratori. Tutte coloro che, insomma, in un modo o nell’altro, lavorano con i privati saranno chiamate a trasmettere telematicamente i corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate.

I NUMERI. Stiamo parlando, nella nostra provincia, di almeno 35.000 imprese (circa 2.500 quelle che questo adempimento lo dovranno gestire appunto a partire dal 1° luglio: è il caso della Grande Distribuzione, ma anche degli spacci di imprese agroalimentari, ad esempio). Aziende che non potranno limitarsi ad emettere una ricevuta fiscale, ma dovranno rilasciare un diverso documento commerciale, oltre a dover comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate gli scambi commerciali con i privati (ovviamente, senza dover indicare il singolo acquirente). L’Ufficio Studi di CNA Modena ha cercato di stimare anche il numero di queste operazioni nella nostra provincia: circa 408 milioni all’anno (sono invece oltre 35 miliardi a livello nazionale). Un’attività davvero immane che sta creando diverse difficoltà alle imprese. Le procedure, infatti, non sono ancora ben definite (ad esempio, non si conoscono le modalità di funzionamento della app curata dall’Agenzia che dovrebbe semplificare il lavoro di tante piccole attività di servizio) e, in più, moltissime imprese stanno incontrando notevoli difficoltà sia nell’installazione dei nuovi registratori telematici, sia nell’adeguamento dei misuratori fiscali già in uso.

IL SEMINARIO. Per aggiornare le imprese su questo adempimento, che non è azzardato definire epocale, CNA ha organizzato per lunedì 1° luglio, dalle 18.30 alle 20, presso la sede provinciale di Modena (in via Malavolti, 27, con collegamento in streaming dalle principali sedi CNA della provincia) un seminario tecnico per illustrare nel dettaglio la normativa, le possibili strategie (ad esempio, per chi è sufficientemente strutturato, sostituire l’emissione del ”nuovo” documento commerciale con la fattura elettronica) e presentare anche alcuni modelli di apparecchiature idonei a risolvere le necessità di ogni singola azienda, oltre che per rispondere alle domande degli operatori.

INTRODOTTA UNA SORTA DI SANATORIA RICHIESTA DA CNA. È notizia di ieri (giovedì 27 giugno) di una sorta di sanatoria che, per i primi sei mesi dall’inizio dell’obbligo (fino al 31 dicembre 2019 per le imprese che rientrano nella scadenza di lunedì prossimo, e fino al 30 giugno 2020 per la scadenza successiva), eviterà le sanzioni, se la trasmissione telematica avviene entro il mese successivo all’operazione. “Di fatto – commenta Claudio Medici, presidente di CNA Modena – le imprese interessate dalla prima scadenza, se ad esempio avranno fatto un’operazione il 1° agosto, avranno tempo sino al 30 settembre per inviare telematicamente il dato all’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un provvedimento che avevamo fortemente auspicato, perché va incontro alle difficoltà oggettive delle aziende. Infatti, a causa della grande richiesta, le società che installano registratori fiscali lamentano grandi difficoltà nel reperimento delle apparecchiature necessarie e nell’adeguamento di quelle esistenti”.

















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