Le Segreterie Regionali di Filcem Cgil e Fp Cgil Emilia Romagna, nell’ambito del Coordinamento sindacale del Gruppo Hera, riaffermano tutto il loro cordoglio e sostegno alle famiglie ed alle popolazioni della zona, così duramente colpite dal dramma di S. Benedetto del Querceto, tuttora in grave situazione di disagio.
Rivendicano ancora una volta l’assoluta necessità di una strategia aziendale più legata alle esigenze del territorio, della sicurezza e dello sviluppo professionale/operativo dei lavoratori del Gruppo Hera.
In attesa che la Magistratura faccia piena luce sugli accadimenti, e alla vigilia di un importante vertice di Hera Holding, rilanciano le valutazioni già espresse prima dei tragici fatti del 23 dicembre.
I processi di riorganizzazione che coinvolgono diverse realtà territoriali del Gruppo Hera stanno rendendo sempre più difficili e tese le relazioni sindacali nelle Società Operative Territoriali (S.O.T.) coinvolte.
Le riorganizzazioni si caratterizzano in genere per iniziative unilaterali, che non consentono al confronto di trovare soluzioni condivisibili e che spesso si sommano a forzature di merito e di metodo da parte aziendale.
In particolare sottolineiamo le conflittualità aperte a Modena (sistemi informatici, orario di lavoro, pronto intervento e reperibilità, riorganizzazione reti, premio di risultato, dilazione del confronto sui temi ambientali, riorganizzazioni settore ambiente), a Bologna (riorganizzazioni assetti tecnico/operativi, lavoratori interinali, forzature ed iniziative sanzionatorie sui lavoratori, messa in discussione di accordi sindacali, mobilità interna, esternalizzazioni spazzamento meccanizzato), Imola (reperibilità, riorganizzazione area reti, appalti, orario area commerciale), a Ferrara (problematiche settore ambiente); siamo consapevoli della possibilità che vi siano altre situazioni di difficoltà od in fase di sviluppo legate alla realizzazione dei budget di bilancio assegnati alle S.O.T.
Risulta evidente che, fermo restando l’autonomia di iniziativa delle strutture sindacali territoriali, il permanere di una tale situazione non potrà che pregiudicare i rapporti tra le parti ai diversi livelli, con le conseguenti ricadute.
Contrariati e fortemente preoccupati della situazione sottolineiamo che, oltre a riportare i confronti locali in condizioni accettabili, vi è la assoluta necessità di un confronto franco e determinato sugli indirizzi strategici dell’Azienda – a partire dai temi di forte criticità del piano industriale del Gruppo – che determinano di fatto i processi riorganizzativi nei territori.
(Le Segreterie Regionali di FILCEM CGIL e F.P. CGIL Emilia Romagna)