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A Capodanno i ristoranti modenesi hanno fatto il pieno

Tutto esaurito nei ristoranti della nostra provincia per il cenone di Capodanno. Un risultato che conferma l’esito positivo del 2005. Nonostante l’ambiente domestico rimanga il luogo prediletto per i festeggiamenti di fine anno (un’indagine condotta nelle scorse settimane da Confesercenti nazionale rivela che l’84% degli italiani preferisce trascorrere la serata a casa propria, di parenti o amici), sono stati tanti i modenesi che, per il cenone 2006, hanno deciso di abbandonare pentole e fornelli per concedersi un momento di puro svago.


Forse spinti da un cauto ottimismo per l’anno che verrà, i modenesi hanno avuto meno esitazioni a spendere qualcosa in più nel festeggiare il 2007 al ristorante. Il prezzo dei cenoni quest’anno, comprensivo spesso di animazione, nella maggior parte dei casi, andava dai 60 ai 100€.



I ristoratori che maggiormente hanno beneficiato di questo trend positivo sono stati, in particolare, quelli della tradizione tipica modenese. I menù che più hanno riscosso il gradimento dei modenesi sono stati quelli a base di prodotti rigorosamente italiani.



Questi, in sintesi, i risultati delle interviste realizzate nei giorni scorsi da Confesercenti-Fiepet di Modena ad un gruppo di ristoratori modenesi; dati, fra l’altro, in gran parte confermati dall’indagine effettuata dall’associazione a livello nazionale che vedono in crescita la propensione all’acquisto dei prodotti nostrani (agroalimentare +3%, spumanti +4%, stabili cotechino e zampone) rispetto a quelli d’importazione (salmone e caviale -5%, champagne -6%).



“La ristorazione modenese sta vivendo un momento abbastanza positivo” commenta Pellegrino Buffagni, Presidente Confesercenti-Fiepet, “In particolare, la scelta di prodotti della tradizione enograstronomica locale, anche per il cenone di fine anno, dimostra una crescente attenzione verso la cucina tipica di qualità e la voglia di riscoprire le radici del territorio. E’ un segnale che evidenzia che l’impegno per la valorizzazione dell’arte culinaria modenese, profuso da molti ristoratori, inizia a produrre i primi effetti. Sono sempre più numerosi anche i giovani interessati ad ‘educare’ il proprio palato ai cibi e sapori del territorio. Si tratta di tendenze che inoltre confermano che la buona tavola può e deve avere un ruolo centrale anche nello sviluppo di azioni destinate ad accrescere l’attrattività turistica della nostra provincia”.

















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