Nella serata del 2 settembre scorso, nell’ambito di un servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dei furti di mezzi industriali e da cantiere nella bassa modenese effettuato dalla Polizia Stradale, gli agenti hanno notato sulla Sp 2 in località Ca’ Bianca (Finale Emilia) un autocarro Iveco con un mini escavatore caricato sul cassone.
L’autocarro, giunto a Massa Finalese attraverso strade secondarie alcune sterrate, si è fermato in un’area dove erano presenti alcuni capannoni.
Visto l’orario e le modalità del trasporto del mezzo, gli operatori hanno ipotizzato che tale movimento celasse dei fini poco leciti e si sono appostati presso l’accesso dell’area artigianale per osservare quanto accadeva, constatando il transito ripetuto sia di autocarri che trasportavano miniescavatori sia di autovetture che, alternandosi, sorvegliavano la zona.
Nelle prime ore della mattinata un autoarticolato, con targhe straniere bulgare, accedeva nella medesima area artigianale.
L’arrivo di tale mezzo industriale, per di più straniero, viste le piccole attività artigianali presenti nel complesso non ha fatto che aumentare i sospetti degli agenti i quali hanno deciso di intervenire e procedere ad un controllo di tutta la zona.
Sono stati così rinvenuti a bordo dell’autoarticolato con targa bulgara quattro miniescavatori, risultati oggetto di furto, sui quali erano state applicate targhette di identificazioni apocrife per eludere successivi controlli durante il trasporto in Bulgaria e due autocarri Fiat IVECO, anch’essi rubati.
Sono stati anche sequestrati 25.835 euro, probabile provento della vendita dei mini escavatori, dei punzoni numerici per alterare i numeri di telaio, rampe da carico in alluminio, nonché 11 targhe di autoveicoli e 2 carte di circolazione, allo stato non oggetto di furto ma in ordine ai quali sono in corso accertamenti.
Sono stati denunciati a piede libero per ricettazione in concorso quattro cittadini italiani, tra i 25 e 53 anni.