Si sono presentati come falsi appartenenti alla società gas-acqua ed adducendo pretestuosi controlli sulle tubature per verificare eventuali perdite d’acqua hanno avuto facile accesso nell’abitazione di una pensionata 80enne.
In questo modo i due truffatori hanno derubato a Sant’Ilario d’Enza, nel reggiano, la malcapitata pensionata impossessandosi del suo cellulare non avendo reperito in casa contanti e preziosi che la derubata non disponeva. Nonostante quindi i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia – che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” – si riaffacciano nella nostra provincia i falsi appartenenti a enti vari che con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi.
E proprio questo è accaduto l’altra mattina poco prima delle 11.30 presso l’abitazione di un’anziana dove i due filibustieri, con le modalità suesposte, sono riusciti a carpire la fiducia dell’80enne ed entrare in casa per poi derubarla del suo cellulare, non avendo rinvenuto altri valori, prima di darsi alla fuga. Resasi conto di essere stata derubata la vittima dava l’allarme al 112 dei carabinieri che oltre a intervenire sul posto per le constatazioni di legge hanno scatenato nel reggiano e nella limitrofa provincia di Parma una vera e propria caccia all’uomo, che al momento però non ha dato esito positivo.
L’episodio tuona come un vero e proprio campanello d’allarme per gli stessi Carabinieri reggiani e fermo restando le risultanze investigative su questo episodio rilanciano la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani ricordano loro i consigli che possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non “restare vittime” di questi malviventi:
– non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;
– non mandare i bambini ad aprire la porta;
– prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto aprire con la catenella attaccata;
– in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;
– prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all’ufficio di zona dell’Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
– tenere a disposizione, accanto al telefono, un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
– non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
– mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta;
– se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosciuto non perdere la calma. Invitarlo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta.