La vicenda risale al pomeriggio del 3 settembre quando un cittadino di origine senegalese, da diversi anni residente a Sassuolo, si presentava in caserma denunciando il danneggiamento della propria autovettura da parte di ignoti che, nel corso della notte, ne avevano completamente imbrattato i vetri disegnando anche una svastica e una croce con vernice spray di colore bianco.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sassuolo, considerata la gravità del fatto, hanno avviato immediatamente le indagini effettuando il monitoraggio delle telecamere cittadine, acquisendo le testimonianze di gente del luogo e attivando tutta una serie di canali informativi anche al fine di poter ben definire l’origine e la finalità dell’odioso gesto. Dagli accertamenti compiuti dai Carabinieri non emergeva alcun elemento o indizio che potesse ricondurre il movente a motivi razziali. Emergeva invece la figura di un uomo 40enne, operaio italiano, unica persona abitante nella stessa zona di residenza della “vittima”, che in passato aveva avuto alcuni dissidi, per futili motivi, con il cittadino senegalese. Escluse le altre piste, il sospettato veniva invitato in caserma dove, messo di fronte all’evidenza dei fatti, consapevole che i Carabinieri “avevano capito”, confessava di essere il responsabile del danneggiamento eseguito verso le ore 24,00 della notte precedente quando, di impeto, utilizzando una bomboletta spray di vernice bianca scendeva in strada e, dopo essersi guardato attorno, imbrattava l’autovettura.
L’uomo si è dichiarato pentito e ha precisato che il suo gesto non aveva alcuna matrice razzista ma era stato compiuto per incutere timore e vendicarsi di alcune ingiustizie che riteneva di avere subito. Il responsabile del fatto è stato deferito alla Procura della Repubblica di Modena per danneggiamento.