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Modena, 11 settembre: “lavoriamo per la pace e la democrazia”

“Una giornata di lutto e ricordo e anche di memoria ed amicizia: siamo qui, insieme al Console Generale Usa, per reiterare il sentimento di amicizia che ci lega agli Stati Uniti e ricordare che a sfide globali, come fu l’attentato alle Torri Gemelle, occorrono risposte politiche europee mondiali, concordate a tutti i livelli. Dal terrorismo alle crisi finanziarie al tema delle migrazioni, per quanto diverse, sono sfide ugualmente epocali e nessun Paese è in grado di affrontarle da solo” . Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in occasione della cerimonia che mercoledì 11 settembre si è svolta in piazza Manzoni, a 18 anni dagli attacchi terroristici alle Twin Towers.

Oltre al Console Generale Benjamin Wohlauer, hanno partecipato alla commemorazione il prefetto Maria Patrizia Paba, il questore Maurizio Agricola, il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, il presidente della Provincia Giandomenico Tomei, la comandante della Polizia Municipale Valeria Meloncelli, autorità e rappresentanti di Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Accademia Militare e Associazione Italia-USA.

Prima di deporre una corona di fiori al monumento che venne donato dal Lions Club Modena Estense e ricorda il crollo delle Torri gemelle del World Trade Center di New York in cui morirono 3mila persone, sono intervenuti anche il Presidente Lions Club Modena Estense Carlo Guidetti e il Governatore Lions Distretto 108 Giovanna Gibertoni.

Nel ringraziare tutti i presenti il sindaco ha rinnovato “a tutte e tutti i cittadini americani la solidarietà e l’abbraccio della città di Modena” e confermato “il nostro massimo impegno quotidiano per costruire opportunità e benessere sulla libertà: dobbiamo operare – ha detto – perché prevalgano tolleranze, rispetto, regole, senso della comunità su chiusure, paure ed egoismi. Per questo dobbiamo avere il coraggio di rivendicare con forza i valori del dialogo, della democrazia, del dibattito, dell’incontro e del confronto tra posizioni diverse, perché pace e democrazia sono traguardi per i quali bisogna lavorare incessantemente”.

E ha infine ricordato la nuova Torre in costruzione a Ground Zero: “che ha segnato la ripresa di New York, e la risposta della civiltà contro la morte e l’odio. Simbolo di una città unica e cosmopolita, della sua energia che è quella dell’intera America, della sua capacità di sfidare le avversità, emergendo sempre più forte e sempre più sicura”.

















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