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+d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2019-2020: presentata oggi alla Panizzi la decima edizione

Da sempre, la città di Reggio Emilia è sinonimo di educazione e formazione scolastica d’eccellenza. È uno dei punti di forza più saldi della città e della sua comunità, fondato sugli studi del grande pedagogista reggiano Loris Malaguzzi (di cui l’anno prossimo verrà celebrato il centenario della nascita) e basato sulla costante relazione dialogica tra scuola e territorio.

Quest’anno scolastico vedrà riconfermato non solo il notevole investimento del comune di Reggio Emilia sul sistema educativo, tramite le rinomate istituzioni culturali e fondazioni della città, ma anche l’impulso del variegato e competente associazionismo reggiano, vero cuore pulsante della partecipazione della cittadinanza al bene collettivo. Il tutto si esprimerà attraverso il significativo e ampio ventaglio di progetti educativi, veicolato da numerosi linguaggi.

Ora il Comune presenta la ricca offerta di opportunità educative per i bambini e i ragazzi delle scuole reggiane riunita nel volume +d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2019-2020, a cura di Roberta Conforti con Francesca Miriam Menditto, forte dell’esito dell’edizione passata che, con 119.916 studenti e 5.487 classi complessivamente, ha registrato straordinari dati di partecipazione. Tra i tanti risultati positivi, meritano di essere segnalate alcune eccellenze che spiccano coi loro dati di presenza, come i Musei Civici, che hanno visto la partecipazione di 23.721 studenti dalla provincia come da fuori, o le biblioteche, che hanno accolto oltre 22.200 alunni. Si riconferma sorprendente anche l’entusiasmo dimostrato dalle scuole per le iniziative della fondazione I Teatri, con 42.141 presenze e della fondazione Palazzo Magnani, che con le sue proposte ha coinvolto 5.000 studenti.

“La presentazione del volume +d1 è una di quelle occasioni che la città attende”, ha dichiarato Raffaella Curioni, assessore a Educazione e Sport nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma di +d1 che si è svolta questa mattina nella biblioteca Panizzi alla presenza di numerosi partner del progetto. “Quella di +d1 è una narrazione importante, come dimostra il fatto che sia arrivata alla decima edizione: quando un progetto è così longevo e ha numeri straordinari come quelli del 2019, vuol dire che funziona, è efficace ed è condiviso dalla città e dalle scuole. Parlare di scuola a Reggio Emilia è parlare di un progetto che tiene insieme educazione, didattica e cultura. Questa è una delle cifre su cui abbiamo voluto lavorare. Non si parla solo di mostre o di visite guidate: c’è una partecipazione vera di insegnanti e studenti ai progetti proposti. Il +d1 è parte integrante della scuola, e ci consente di dire che che l’educazione a Reggio Emilia è accessibile a tutti, bambini, ragazzi, adulti e insegnanti; che è una scuola di qualità, che ogni anno offre agli studenti proposte nuove; e che è una scuola coinvolgente, grazie al protagonismo e alla co-progettazione di istituzioni, fondazioni e associazioni. Reggio Emilia è una città sempre a disposizione della scuola”.

“+d1 è un progetto condiviso, frutto di una collaborazione tra enti”, ha aggiunto Annalisa Rabitti, assessore a Cultura, Marketing territoriale e Pari opportunità. “È un modo per la cultura di entrare nella scuola e rendere gli studenti dei cittadini più consapevoli. Se si insegna a uno studente la curiosità, probabilmente non smetterà mai d’imparare. Siamo nella città che dell’educazione ha fatto un caposaldo, una città ricchissima anche a livello di proposte culturali. Non bisogna dare per scontato che ciò avvenga in altre realtà. Il nostro progetto principale sarà quello di portare la cultura a tutti e di valorizzare la ricchezza che le differenze tra cittadini apportano a tutti noi”.

“+d1 è un esempio straordinario di come si possa lavorare coinvolgendo tutto il sistema culturale della città, al di là delle istituzioni più tradizionali” ha concluso Giordano Gasparini, dirigente dell’area Servizi alla Persona e Servizi culturali, nonché direttore della Biblioteca Panizzi e Decentrate. “La didattica non s’improvvisa, non si fa in modo estemporaneo: oggi, grazie a questo lavoro, sia le istituzioni che le associazioni hanno acquisito le competenze importanti che caratterizzano la qualità della nostra proposta, tanto alla scuola quanto alla città”.

+d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2019-2020, giunto alla decima edizione, vuole rappresentare un hub cartaceo dell’ampia e integrata offerta culturale indirizzata non solo agli alunni (fascia d’età 0-18) degli istituti scolastici del territorio per l’anno 2019-2020, ma anche agli adulti, rispondendo così tanto alle esigenze espresse direttamente dal mondo delle scuole, quanto agli interessi di studenti universitari, insegnanti e famiglie. La qualità e la varietà di iniziative, eventi e proposte (quest’anno ben 557), garantite dal circolo virtuoso di istituzioni culturali e associazioni, non potrà che venire incontro a tutti gli interessi e alle necessità educative di ogni ordine, grado ed età, relative a tutti i campi del sapere.

Questa edizione di +d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2019-2020 ha preso ispirazione dalla raccolta Moratti, conservata presso la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Le immagini pubblicate nel volume, il cui progetto grafico è curato da Antonella Cipressini, sono rielaborazioni di tavole originali estratte dalla preziosa raccolta di oltre 5.200 fogli, acquisita nel 2009 grazie alla donazione del collezionista reggiano Alfio Moratti. Sono documenti legati ad una produzione popolare, che dall’epoca napoleonica fino alla metà del Novecento, ha riprodotto su carta immagini da ritagliare di soldatini, giochi, costruzioni, scene di battaglie, ritratti di grandi personaggi.

Aderiscono al progetto +d1 Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2019-2020 oltre 30 servizi, istituzioni e fondazioni del Comune di Reggio Emilia, e numerose associazioni reggiane: Biblioteca Panizzi e decentrate, Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia, Musei Civici, Officina Educativa, Servizio Mobilità, Spazio Culturale Orologio, Spazio Gerra, Ufficio Cinema del Comune di Reggio Emilia; Comune di Cavriago, Fondazione I Teatri, Fondazione Mondinsieme, Fondazione Nazionale della Danza, Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Children, Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, Istituto Regionale “G. Garibaldi” per i Ciechi, Istituto Superiore di Studi Musicali Peri-Merulo, Istoreco – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in

provincia di Reggio Emilia, Museo dei Frati Cappuccini; Centro Teatrale MaMiMò, Fondazione Famiglia Sarzi, Granello di Senapa, Remida Il Centro di Riciclaggio Creativo, Scuola Primaria Zibordi, Villa Verde; Associazione Casina dei Bimbi, Associazione Cinqueminuti, Associazione Iniziativa Laica, Associazione No alla droga, Associazione per i diritti umani, Associazione per la Pedagogia Steineriana, Cepam – Centro Permanente Attività Musicali, Legambiente, Let’s Dance Centro Permanente Danza, Teatro dell’Orsa.

PROGETTI

Scuola in Biblioteca è il nome del contenitore delle attività di promozione della lettura e dei servizi offerti dalla biblioteca Panizzi e decentrate, indirizzato ai bambini, ai ragazzi, alle famiglie e alle classi di ogni ordine e grado. Una progettualità importante, il cui successo nel tempo è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione delle istituzioni scolastiche, dei servizi del Comune di Reggio Emilia e delle progettualità di volontariato, quali ad esempio il Servizio civile nazionale e il programma NatiperLeggere e NatiperlaMusica. Le biblioteche offriranno una molteplicità di attività, percorsi e laboratori per promuovere la conoscenza della produzione editoriale e lo studio della letteratura per ragazzi, nonché delle loro collezioni storiche.

Impossibile fornirne un elenco puntuale in così breve spazio: sul volume cartaceo di +d1 occupano la bellezza di nove pagine! Ci limiteremo a sottolineare due attività di particolare rilievo proposte in occasione di due importanti mostre: Zavattini oltre i confini, celebrazione del trentennale della morte del grande artista reggiano, che si terrà a Palazzo da Mosto dal 14 dicembre 2019 al 1 marzo 2020, in collaborazione con fondazione Palazzo Magnani; e Giovanni Battista Venturi e Leonardo. Testimonianze della Biblioteca Panizzi nel V centenario della morte di Leonardo da Vinci (1519-2019), che si terrà presso la sala mostre della biblioteca Panizzi dal 19 ottobre 2019 al 19 gennaio 2020.

Altra grande novità di quest’anno scolastico è inoltre La biblioteca delle scienze, una possibilità per bambini e ragazzi di avvicinarsi al patrimonio saggistico di carattere scientifico attraverso una serie di incontri ideati per le diverse fasce d’età. Tra i titoli proposti, Tutto si misura, finalizzato a imparare ad utilizzare gli strumenti di misura principali, e Nulla si crea, nulla si distrugge sulle trasformazioni di energia da una forma all’altra, con la realizzazione di alcuni semplici circuiti elettrici e l’utilizzo di giochi da tavolo.

Chi da bambino non ha mai sognato di incontrare gli autori dei propri racconti preferiti e domandargli cosa ne fosse stato del cavaliere dopo il matrimonio con la principessa, se il pescecane che ha inghiottito Pinocchio fosse mai riuscito a curare l’asma, o se la scuola per maghi di Hogwarts offrisse viaggi studio per alunni reggiani?

Il progetto /bao’bab/ delle biblioteche, curato da Giuseppe Caliceti, giunto alla ventunesima edizione, continua il percorso mirato a promuovere le pratiche della lettura e della scrittura creativa, rivolgendosi non solo ai giovani e agli studenti, ma anche ai singoli istituti scolastici, biblioteche e circoli culturali interessati. La nuova edizione ha come filo conduttore il tema Prendersi cura di sé, prendersi cura del mondo in cui viviamo, aderendo così all’Anno internazionale della salute delle piante proclamato nel 2020 dall’Assemblea internazionale delle Nazioni Unite. /bao’bab/ mira così a valorizzare la cooperazione tra scuole e istituzioni culturali con l’obiettivo di arricchire l’offerta formativa e sollecitare la creatività giovanile.

Anche nell’anno scolastico 2019-2020, non potevano mancare le proposte dei Musei Civici di Reggio Emilia, che giusto l’anno scorso hanno festeggiato il 50° anniversario dell’inizio delle attività educative. Attività che hanno reso il polo museale uno dei cardini della cultura e della didattica della nostra città. Nell’approccio educativo dei Musei è fondamentale la ricerca continua di nuove modalità didattiche, che consentano agli studenti di far propri i contenuti proposti. Il fine è quello di stimolare le capacità di interpretazione e di rielaborazione dei giovani partecipanti, mediante il confronto diretto con i materiali presenti nelle collezioni, mediati dagli educatori del museo.

Impossibile elencare tutte le iniziative (ben 12 pagine sul volume +d1!): ci limitiamo a porre l’accento sui percorsi contrassegnati come Nuovi sguardi, centrali per la contaminazione fra gli oggetti esposti, la valorizzazione e il potenziamento dell’impatto emozionale e della meraviglia. Il fine è dimostrare che il bene culturale racchiude in sé una diversità di significati che per essere valorizzati devono coinvolgere più ambiti del sapere. Il 2019 è anche l’anno di un’importante novità: l’inaugurazione del nuovo polo di laboratori in cui, accanto agli spazi per le tradizionali attività ed esposizioni, il Contamination-Lab mette a confronto le collezioni del museo con le pratiche di fabbricazione digitale, tinkering, Steam e gamification entrando in sinergia con le realtà del territorio impegnate nei più innovativi approcci alla trasmissione delle conoscenze. Senza dimenticare due importanti anniversari, con le iniziative che ne conseguiranno: i 200 anni dalla nascita di Gaetano Chierici, fondatore del primo nucleo dei musei reggiani, archeologo di fama internazionale, insegnante e patriota attivo in città, e i 400 anni della traslazione dell’immagine miracolosa della Madonna della Ghiara nell’omonima basilica reggiana.

Altra presenza fissa di +d1, lo Spazio Gerra propone attività che mirano ad avvicinare gli studenti ai linguaggi delle arti visive e dell’immagine contemporanea, con uno sguardo attento ai cambiamenti del mondo circostante. Ogni laboratorio è un percorso costituito da suggestioni visive, riflessioni e confronto, progettato per accompagnare bambini e ragazzi nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie qualità creative e del proprio spirito di osservazione. La programmazione di Spazio Gerra mira proprio a proporre “piccole oasi creative”, momenti immersivi di attività e dialogo.

Durante i laboratori i partecipanti avranno la possibilità di realizzare un prodotto tangibile, frutto di un lavoro attivo, creativo e condiviso. Durante tutto l’anno sono inoltre disponibili per gruppi di studenti e adulti visite guidate alle mostre temporanee.

L’Officina visionaria, appuntamento che il Comune di Reggio Emilia – Ufficio Cinema porta avanti dal 2001, si rinnova anche quest’anno. Il progetto si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado con l’intento di promuovere la cultura cinematografica fra i ragazzi (che, per altro, hanno sempre affollato la kermesse nelle sue diverse edizioni, decretandone il successo). Per ogni film proposto viene individuata e suggerita la fascia di età più idonea per la visione. I titoli in rassegna appartengono ai diversi generi cinematografici e affrontano una ampia varietà di temi così da consentire agli insegnanti una scelta vasta e mirata, con la distribuzione di un catalogo con schede critiche reperibile anche online. La cultura cinematografica è stata così proposta agli allievi in modo partecipativo e creativo, facendo del cinema un luogo-laboratorio di costruzione, ricerca, pensiero, crescita e apprendimento.

Lo Spazio Culturale Orologio rinnova anche quest’anno la sua partecipazione a +d1, con il suo caratteristico intreccio tra le funzioni tipiche di una biblioteca e quelle di uno spazio educativo-culturale. Dialogando con le scuole della città, progetta esperienze condivise con insegnanti con l’intento di favorire la promozione e la diffusione della lettura, del gioco e del giocare, in contesti attivi attenti allo scambio e al confronto. Parole chiave di tutte le attività sono infatti: ricerca, lettura, gioco, innovazione e appuntamenti culturali legati a percorsi cittadini.

La proposta didattica del Servizio Mobilità, Housing sociale e Progetti Speciali del Comune di Reggio Emilia, intitolata Tutta mia la città, è un’occasione per gli studenti di approfondire tematiche quali la sicurezza, l’ambiente, l’autonomia, la socialità, la propria scuola e il proprio quartiere. Il Comune di Reggio Emilia si mostra così coerente al “Manifesto per una mobilità sicura, sostenibile e autonoma nei percorsi casa-scuola”, di cui è promotore. Un accordo tra diversi soggetti locali per far sì che l’andare a scuola senza automobile e con gli amici non sia un’esperienza episodica, ma diventi una prassi consolidata e un’occasione per migliorare la salute, la sicurezza, l’ambiente, l’autonomia, la socialità, la propria scuola e il proprio quartiere.

Si rinnova la presenza in +d1 della fondazione I Teatri, istituzione tra i cardini della cultura reggiana, con una proposta estremamente differenziata, che spazia da Uno, due, tre, stella! (ciclo di spettacoli rivolti alla fascia 0-14) alle proposte per le scuole superiori, senza dimenticare gli appuntamenti per le famiglie. Numerosi spettacoli, selezionati al fine sia di avvicinare gli studenti al Teatro in tutte le sue declinazioni (narrazione, arti visive, musica, opera, danza, circo…) sia di portare la loro attenzione sui temi più urgenti della nostra contemporaneità. Ma non solo; tra le azioni di più forte impatto c’è la partecipazione attiva dei ragazzi alle rappresentazioni, attraverso laboratori che li rendano spettatori maggiormente consapevoli se non addirittura attori, musicisti o cantanti in scena. Lo sforzo della fondazione I Teatri è infatti anche produttivo, poiché annualmente vengono realizzate opere musicali che prevedono la presenza sul palco di bambini e ragazzi nei ruoli di coristi, musicisti o figuranti.

Da diversi anni, la fondazione Nazionale della Danza attiva progetti volti a promuovere la cultura e l’arte della danza come risorse formative multidisciplinari. L’introduzione nella scuola di questa arte performativa non ha solo lo scopo di arricchire i curricula scolastici: si tratta di una vera e propria scommessa formativa. Gli studenti saranno infatti guidati a scoprire nel movimento un linguaggio adatto a esprimere emozioni, esperienze, sentimenti e idee; un linguaggio che renda possibile un rapporto più consapevole con il proprio corpo in una delle fasi più complesse della vita: quella della crescita.

I progetti proposti per il 2019-2020 mirano a consentire un lavoro interdisciplinare tra la danza e altre forme artistiche, stimolando il coinvolgimento e la creatività degli studenti, che vivranno il ballo come espressione di un mondo di valore di cui sono loro a essere i protagonisti. Tra le iniziative, si segnalano La Bellezza Nascosta/Scoprire la bellezza, laboratorio di accompagnamento alla visione dello spettacolo di danza La Stella Nascosta, che ha come obiettivo quello di avvicinare i bambini al linguaggio della danza attraverso un percorso attivo e innovativo, nel quale possano esplorare in prima persona le potenzialità espressive del movimento e del gesto; e Da uno studio a una performance, progetto performativo sull’arte della coreografia teso a fornire strumenti di lavoro sulle alchimie artistiche e sulle scelte tecniche che spesso influiscono sul processo creativo, dedicato agli studenti delle scuole secondarie superiori.

Anche quest’anno, la fondazione Palazzo Magnani rinnova il suo focus sulla didattica laboratoriale, esperienziale e narrativa, con la convinzione di fondo che praticare arte sia la via maestra attraverso cui è possibile conciliare evoluzione individuale e coesione sociale. Il dipartimento didattico della Fondazione concepisce i suoi spazi come una piattaforma sulla quale si animano progetti, dove si costruiscono opportunità per scoprire, esplorare, vivere e condividere le opere d’arte.

La mostra diventa così uno spazio attivo, un luogo di crescita, di riflessione e arricchimento, un luogo di integrazione e inclusione sociale, dove il vero protagonista è il visitatore che scopre nuovi significati grazie all’esperienza fatta in mostra. E proprio dalle mostre in programma per il 2019–2020 partono le proposte e le iniziative dedicate alle scuole di ogni ordine e grado. What a wonderful world. La lunga storia dell’Ornamento tra arte e natura (16 novembre 2019 – 8 marzo 2020), è la mostra dedicata all’ornamento, visto non più come semplice e superficiale abbellimento, ma quale fenomeno che investe la quotidianità e il nostro rapporto con la dimensione estetica, attraversando processi storici, intrecci tra culture, prestiti di natura filosofica, sociologica e antropologica; Ritratto di giovane donna del Correggio. Un capolavoro dal Museo Ermitage di San Pietroburgo (24 ottobre 2019 – 8 marzo 2020); incentrata sullo straordinario dipinto del correggese Antonio Allegri, in prestito dal museo russo a 500 anni esatti dalla sua realizzazione; Zavattini oltre i confini (14 dicembre 2019 – 1 marzo 2020), omaggio al grande artista di Luzzara a 30 anni esatti dalla morte; e, naturalmente, la XV edizione di Fotografia Europea, nella primavera del 2020, dedicata al tema Fantasie. Narrazioni, regole, invenzioni.

Far scoprire a grandi e piccoli le meraviglie della musica e la magia degli strumenti è la missione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri – Merulo di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti, che anche quest’anno partecipa a +d1 con iniziative per le scuole di ogni ordine e grado. Lo scopo dell’Istituto è quello di integrare i corsi di studi delle scuole con elementi di istruzione musicale; centrale risulta quindi la collaborazione con gli enti del territorio per contribuire al miglioramento dell’offerta formativa per i giovani. In particolare vengono proposti laboratori continuativi per la scuola primaria, lezioni-concerto della durata di circa un’ora per le scuole primarie e secondarie di primo grado, e ascolti guidati per le scuole secondarie di secondo grado. Fulcro della proposta dell’Istituto sono le iniziative L’Ora della musica, una serie di concerti rivolti alle famiglie al completo, e Lo scrigno dei suoni, una rassegna pomeridiana di concerti per bambini e ragazzi ad ingresso libero, senza prenotazione.

Prendi il tempo è invece il titolo scelto da Istoreco – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Reggio Emilia per raccogliere le proposte rivolte a studenti, insegnanti e cittadini interessati.

Nella sezione Lungo la Storia, verranno presentati il Novecento e quella parte del XIX secolo in cui si è costituito lo stato nazionale italiano, seguendo in modo sincronico gli avvenimenti e i contenuti più significativi, e ricordando anche ricorrenze e anniversari del Calendario civile.

Oltre al tempo, anche il luogo è al centro dell’interesse di ricerca e divulgazione dell’Istituto, ed è ritenuto fondamentale per lo studio e la comprensione degli avvenimenti del recente passato. Nella sezione diacronica Storia in Luogo verranno pertanto proposti diversi percorsi didattici in città e in provincia, con la possibilità di un’introduzione storica. Tra le iniziative previste, figurano i Sentieri partigiani, sulle orme degli uomini e donne che combatterono per la libertà, e i Viaggi di studio ai più importanti luoghi legati alla drammatica memoria della Seconda guerra mondiale, da Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema.

La fondazione Mondinsieme promuove il valore e il rispetto della diversità culturale nei contesti sociali, con laboratori di educazione interculturale rivolti non solo agli studenti delle scuole secondarie di 2° grado, ma anche alle famiglie e agli insegnanti. Le attività mireranno a creare occasioni di confronto costruttivo sui temi della diversità, degli stereotipi e del razzismo, e sviluppare nei ragazzi la capacità di guardare le situazioni da punti di vista diversi e mettere in discussione le proprie categorie mentali. Lo scopo della Fondazione è valorizzare il confronto e la relazione con gli altri, favorendo l’apertura e il dialogo, grazie ad attività su misura per ogni classe.

Si rinnova anche quest’anno la presenza di fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi, che presenta un nuovo progetto di ricerca sulla relazione tra gioco e apprendimento nell’era digitale, frutto della collaborazione con The LEGO Foundation, dal titolo scintillae – play and learning in the digital age.

Il progetto si pone l’obiettivo di creare contesti in cui il potenziale espressivo del gioco e degli strumenti digitali generi nei bambini e nei ragazzi la nascita di idee, connessioni e nuove conoscenze. Attraverso visite libere, workshop e percorsi strutturati, i piccoli partecipanti acquisiranno un approccio spontaneo e giocoso alla tecnologia digitale per sperimentare, progettare insieme e creare incontri insoliti e inaspettati. L’obbiettivo è imparare insieme, imparare facendo e, soprattutto, imparare divertendosi!

Gli Atelier Cittadini sono progettati e gestiti da Reggio Children in collaborazione con Scuole e Nidi d’infanzia – Istituzione del Comune di Reggio Emilia e Pause – Atelier dei Sapori. L’atelier è un luogo dove i concetti si rendono visibili attraverso l’azione. È una metodologia di apprendimento in cui cervello, mani, sensibilità, razionalità ed emozioni lavorano in stretta cooperazione, ma è anche un luogo fisico e attrezzato con strumenti e materiali dove si progetta, si esplora, si produce.

Al Centro Internazionale Loris Malaguzzi sono organizzati atelier su diversi argomenti, dove linguaggi differenti si intrecceranno sul confine tra le diverse discipline. Aperti alla città, e in particolare a bambini, ragazzi e adulti, questi spazi offrono contesti dove sperimentare e tenere attiva la propria creatività. Proposte per scuole e proposte per famiglie che vedono insieme bambini e adulti e che hanno il desiderio e l’obiettivo di costruire insieme delle relazioni e dei processi educativi e cercare di preservare, anche nell’età adulta, quelle che sono alcune caratteristiche dirompenti della cultura dell’infanzia: la curiosità, la tensione alla ricerca, il coraggio, la creatività.

Il progetto Remida Centro di Riciclaggio Creativo, ideato nel 1996, propone alle scuole del territorio un’iniziativa culturale di sostenibilità, creatività e ricerca sui materiali di scarto. L’idea è che lo scarto, l’imperfetto, sia un possibile portatore di bellezza, capace di sollecitare riflessioni, proporsi come risorsa educativa, sfuggendo così alla definizione di “inutile” o “rifiuto”. Al progetto aderiscono oltre 200 aziende del territorio devolvendo materiale destinato allo smaltimento, che Remida recupera, dispone e offre per laboratori culturali e didattici.

Spazio ai giovani creativi nei progetti didattici del Premio per la pace Giuseppe Dossetti, riconoscimento ideato e promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna insieme alla fondazione Pietro Manodori. Giunto alla XII edizione, negli anni ha visto la partecipazione di circa 480 associazioni, decine di singoli cittadini e circa 130 classi di scuola secondaria di secondo grado della provincia di Reggio Emilia.

Il Premio è nato per valorizzare l’operato di associazioni e singoli cittadini del territorio nazionale che abbiano compiuto “azioni di pace”. Lo scopo è inoltre sensibilizzare studenti e docenti ad approfondire i temi della pace e dell’uguaglianza, e avvicinarli alla conoscenza della figura del reggiano Giuseppe Dossetti, docente universitario, giurista, uomo politico protagonista nella stesura della Costituzione repubblicana, poi sacerdote e monaco, e dei valori da lui vissuti.

Una sezione del Premio per la pace è rivolto alle classi degli istituti secondari di secondo grado del territorio della provincia di Reggio Emilia: premia gli elaborati degli studenti (saggio breve, lettera, articolo di giornale o testo di canzone) sui temi dell’uguaglianza e della pace, in particolare sugli articoli 3 e 11 della Costituzione Italiana.

Il Centro Teatrale MaMiMò, al Teatro Orologio, si va sempre più proponendo come un rilevante punto di riferimento teatrale produttivo e un modello di aggregazione culturale profondamente radicato nel territorio: ad oggi conta oltre 400 iscritti di tutte le età e collaborazioni con più di 30 istituti scolastici.

Con i numerosi workshop indirizzati alle scuole e i corsi serali aperti a tutti programmati per il 2019-2020, il Centro Teatrale riconferma un focus indirizzato all‘impegno sociale, ai giovani, alle relazioni tra gli individui, alla dignità della persona, e ai grandi temi dell’attualità. Una grande attenzione è riservata all’educazione: il gruppo di lavoro di MaMiMò confida nel fatto che la pedagogia, unita alla cultura, sia la chiave di accesso a un futuro migliore, e per questo debba essere un percorso riservato a tutti.

La fondazione Famiglia Sarzi nasce nel luglio del 1996 in provincia di Reggio Emilia, per volontà di Otello Sarzi, grande burattinaio e instancabile sperimentatore. Dagli anni Settanta fino alla sua scomparsa nell’autunno del 2001, Otello si è impegnato nella realizzazione di burattini e di spettacoli, gestendo con l’aiuto di artisti e collaboratori la Fondazione, attualmente a Cavriago. I successori portano avanti i suoi progetti visionari per la realizzazione di nuove prospettive per il teatro e per l’arte.

In linea con la sua attività di tutela e valorizzazione del patrimonio di burattini, marionette e pupazzi eredità di Otello Sarzi, la Fondazione offre alle scuole reggiane l’occasione di conoscere da vicino l’interessante realtà del Teatro di figura. I laboratori proposti si impegnano a perseguire tali obbiettivi, spingendo i partecipanti ad acquisire strumenti espressivi alternativi tramite cui imparare, in ogni fase della vita, un modo diverso di raccontarsi. Offrendo a bambini e ragazzi qualcosa con cui identificarsi, imparando a manipolare le paure, pregi e difetti, coltivando sogni e desideri, consente loro di conoscere, almeno in parte, quel che sono, cercando di accettarsi e tentando di superare i propri limiti senza timore.

Si riconferma anche quest’anno l’apporto sempre competente e significativo (anzi, fondamentale) dell’associazionismo al programma di +d1. Il variegato mosaico di proposte delle associazioni reggiane le riaffermano come vero cuore pulsante della partecipazione della cittadinanza al bene collettivo in generale e all’efficacia delle iniziative didattiche in particolare.

L’Associazione Granello di Senapa – Coordinamento pastorale per la formazione e l’educazione alla mondialità, al servizio e alla relazione, porta sul territorio una visione ampia dei fenomeni socio-culturali del nostro tempo ed è animato dal desiderio di testimoniare e proporre valori, diritti universali e stili di vita sostenibili per tutte le persone, le comunità e l’ambiente in cui viviamo.

Il Granello di Senapa si caratterizza per la sua metodologia attiva: durante gli interventi, vengono proposti simulazioni, giochi interattivi e di ruolo, momenti di confronto, lavori di gruppo, letture, attività manuali al fine di far emergere riflessioni soltanto dopo aver provato emozioni e vissuto esperienze. La “relazione” e l’“altro” sono gli elementi basilari nel campo di sperimentazione e di verifica, che avviene proprio all’interno del gruppo. Inoltre, viene dato grande spazio all’ascolto e alla capacità di narrarsi, per proiettare la riflessione sul concreto vissuto quotidiano.

Naturalmente, non potevano mancare i progetti coreutici nel vasto corpus di +d1. Let’s Dance e Danzability si rinnovano anche quest’anno, con attività che costituiscono un invito, indirizzato a ragazzi e ad adulti, a prendere coscienza del proprio corpo e delle potenzialità del movimento per l’apprendimento e la crescita di valori quali l’inclusione e l’abbattimento delle differenze. Danzability, in particolare, intende l’educazione motoria e coreutica, realizzata tramite attività laboratoriali educative e performative, come momento d’incontro tra danzatori professionisti e persone con fragilità. Dunque la danza come demolizione di barriere, tanto artistiche quanto sociali.

Anche quest’anno, l’Istituto Regionale G. Garibaldi per i Ciechi propone alle scuole il progetto Impariamo con tatto, con attività e laboratori senso-percettivi e senso-motori atti a favorire l’armonizzazione sensoriale e i processi di integrazione mediante la piena valorizzazione delle capacità individuali. L’obiettivo non è solo quello di far pervenire gli studenti cosiddetti “normodotati” alla consapevolezza che le persone non vedenti, se adeguatamente supportate, possono raggiungere i più elevati gradi di istruzione e partecipare pienamente e produttivamente alla vita, ma anche di guidare i partecipanti alla scoperta dell’utilizzo dei diversi sensi come strumento per conoscere il mondo e per conoscersi, in linea con la diffusione del messaggio che le diversità sono portatrici di valori e arricchimento.

Un’altra importante istituzione culturale reggiana è il Museo dei Frati Cappuccini, che offre ai bambini e ai ragazzi delle scuole laboratori il cui scopo primario è quello di avvicinarli in modo consapevole e critico alla “cultura della bellezza” e ai valori ad essa collegati. Vengono esplorate le immagini e gli artisti che le hanno prodotte nei diversi contesti storici, culturali e artistici, come introduzione o ampliamento e approfondimento agli argomenti curricolari affrontati in classe, evidenziandone il messaggio profondo e la poetica. Altri laboratori riguardano la figura di San Francesco di Assisi e le diverse tematiche relative all’ambiente e alla salvaguardia del Creato.

Durante l’anno scolastico 2019-2020, le scolaresche reggiane avranno anche l’opportunità di partecipare a un curioso percorso in cui rivivere l’atmosfera della scuola “di una volta”, grazie all’Aula Museo istituita negli anni Novanta presso la Scuola Zibordi.

Novità del programma di quest’anno è la partecipazione del Teatro dell’Orsa con laboratori e spettacoli per le scuole, corsi pomeridiani per bambini e ragazzi dai 4 ai 16 anni e corsi serali per giovani e adulti.

Il teatro viene qui inteso come occasione di arricchimento culturale e di educazione alla vita emotiva, alla conoscenza del sé attraverso il linguaggio del corpo e l’uso espressivo delle parole. Il fine? Migliorare la condivisione di valori, la coesione sociale di gruppo, la diversità come risorsa e la tutela del paesaggio. Dalle narrazioni sulle fiabe classiche e contemporanee alla costruzione creativa di maschere e burattini, dalla pittura al ritmo di musica al teatro inteso come gioco, nessuna delle espressioni artistiche che possono prendere vita su un palcoscenico viene tralasciata in questo fittissimo programma.

La proposta educativa della Casa di Cura Villa Verde per il 2019-2020 avrà l’ironico titolo Me ne lavo le mani! Tanti buoni motivi per lavarsi le mani: una sessione formativa alla scoperta di quanto questa semplice pratica sia importante per la prevenzione di molte malattie.

La salute dei più giovani è la missione al centro dell’attività dell’Associazione Casina dei Bimbi Onlus. Il focus è sulla narrazione teatrale, vista come uno strumento prezioso per superare i traumi e affrontare la realtà guardandola attraverso una lente diversa. Proprio a questo scopo è nata la Compagnia della Casina, un progetto educativo-culturale pensato per le scuole di ogni ordine e grado con l’intento di promuovere l’associazione e sensibilizzare a temi delicati quali la malattia, la violenza, la morte, l’ospedalizzazione e la diversità.

Professionisti e volontari dell’Associazione Culturale Cinqueminuti porteranno avanti anche quest’anno la loro visione del teatro come di un mezzo attraverso cui sviluppare la conoscenza di sé e dell’altro e stimolare situazioni di socialità.

Tramite laboratori per bambini, giovani e adulti, i docenti e gli esperti dell’associazione guideranno i partecipanti alla scoperta di nuove dinamiche di ricerca e relazione attraverso il corpo, la voce e lo spazio. Verrà così offerta agli allievi un’occasione unica di avvicinarsi al teatro e crescere al contempo.

Dico no alla droga è un’associazione che fornisce a giovani, famiglie e insegnanti, informazioni sulle problematiche relative alla droga basate su fatti. Una preziosa occasione per riflettere sulla complessa realtà della dipendenza e per sviluppare consapevolezza nelle scelte di vita.

Il progetto Gioventù per i Diritti Umani dell’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza onlus ha lo scopo di insegnare i diritti dell’Uomo ai giovani di tutto il mondo, aiutandoli così a diventare validi sostenitori e promotori della tolleranza e della pace. L’Associazione mette a disposizione delle scuole elementari e medie un kit gratuito per l’insegnante contenente una guida, gli opuscoli e un DVD che illustrano i 30 diritti umani e si rende disponibile a incontri con i bambini e ragazzi per sensibilizzarli sul tema dei Diritti Umani.

Un obiettivo, quello della formazione di giovani consapevoli, condiviso anche dall’Associazione Iniziativa Laica. Proponendo incontri con studiosi, ricercatori, filosofi e scienziati, attraverso percorsi culturali umanistici o scientifici, lo scopo principale dell’Associazione è quello di dare un contributo alla crescita di giovani consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, che rifiutino l’indifferenza e la passività di fronte ai mali del presente e del futuro. Cittadini con senso civico, in grado di assumere la responsabilità individuale delle proprie scelte, di pensare con la propria testa, di conquistare l’indipendenza e l’autonomia morale.

L’Associazione per la Pedagogia Steineriana è stata fondata nel 1991 da genitori, insegnanti e persone sensibili alle tematiche educative, riunitesi con il comune intento di far nascere una Scuola Steiner-Waldorf nella nostra città. La missione dell’Associazione è favorire la fioritura dei diversi talenti presenti in ogni essere umano, eliminando gli ostacoli che ne impediscono lo sviluppo verso responsabilità, autonomia e consapevolezza del proprio posto nel mondo.

L’Associazione invita i ragazzi delle scuole a laboratori di attività artistiche e di lavoro manuale, quali la pittura ad acquerello, la trasformazione della lana grezza e della lana filata, con l’obiettivo di favorire la libera fioritura di diversi talenti e capacità sociali, utili a sviluppare un rinnovato pensiero critico verso il mondo.

La didattica e la valorizzazione della cultura musicale rappresentano la linea di azione di Cepam – Centro Permanente Attività Musicali, una struttura dell’ARCI di Reggio Emilia attiva sul territorio dal 1981. I Laboratori musicali offerti alle scuole per l’anno scolastico 2019-2020 veicoleranno, attraverso la musica vissuta come momento ludico, l’importanza di tematiche quali la socializzazione, l’integrazione culturale, il rispetto dell’ambiente e l’espressione libera delle emozioni.

Infine, Il Cigno va a scuola è il titolo del contenitore di proposte organizzate da Legambiente, il cui focus, tuttavia, non si limita alle sole tematiche ambientali. Attraverso quattro laboratori didattici, giovani e adulti avranno l’occasione di scoprire il ruolo degli insetti all’interno dei nostri ecosistemi, del “lavoro” inconsapevole che svolgono in nostra vece e della loro sorprendente varietà e capacità di adattamento; potranno essere edotti sulle buone abitudini per un consumo responsabile dell’acqua e sulla tecnica per produrre la carta riciclata dagli scarti; apriranno gli occhi sulla presenza invisibile ma indispensabile, dell’oceano d’aria che circonda la terra e riempie ogni spazio apparentemente vuoto; e, infine, impareranno una piccola parte delle regole che sono alla base del “vivere civile”, in mancanza delle quali la convivenza diventa difficile, se non impossibile: il rispetto del prossimo, infatti, è alla base del rispetto dei luoghi e dell’ambiente che ci circonda.

Info Comune di Reggio Emilia – Servizi Culturali Email: cultura@comune.re.it

Il programma dei progetti e delle proposte didattiche è scaricabile dal sito www.comune.re.it/cultura nella sezione “Progetti”.

















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