“I lavori della Bretella Campogalliano-Sassuolo sono ormai prossimi a cominciare. Avevamo proposto che la ‘prima pietra’ di quest’opera venisse posta in occasione dell’edizione 2019 del Cersaie, dato che così non sarà, almeno che l’ultima firma del neo ministro per le Infrastruttrure Paola De Micheli (che tra l’altro è emiliana e dovrebbe conoscere bene questo progetto) venga apposta per questa occasione. Da troppo tempo aspettiamo con fiducia, adesso questo tempo è finito. La fiera internazionale della ceramica che rappresenta un fiore all’occhiello per questo distretto si sposerebbe benissimo con l’ok definitico all’opera che inciderà in modo importante sulla competitività del distretto stesso”.
Lapam Confartigianato interviene sulla Campogalliano-Sassuolo e lo stesso presidente Lapam, Gilberto Luppi, spiega: “Non è lo sfizio di qualche imprenditore. La Bretella rappresenta il colmare un ritardo storico che ha penalizzato fortemente un distretto d’eccellenza come quello di Sassuolo. Dare l’ultimo ok al più presto permetterà di cominciare a vedere una realizzazione che è rimasta per troppo tempo ferma. Senza contare che è stato nel frattempo realizzato, e ha iniziato a funzionare, lo Scalo Merci di Marzaglia e che per far funzionare a dovere lo scalo intermodale come scambio tra gomma e rotaia (avendo come effetto anche quello di abbassare l’inquinamento) è necessario avere al più presto la Bretella in funzione. E’ chiaro per tutti che uno Scalo Merci non collegato rischia di diventare una cattedrale nel deserto”.
Il presidente Lapam Confartigianato conclude il suo ragionamento e rilancia: “Più volte, anche con manifestazioni nazionali, abbiamo detto il nostro sì alle infrastrutture utili, quando non indispensabili, per il territorio. Questo non significa certamente dire sì a prescindere. La Bretella e la Cispadana sono però opere indispensabili per mantenere la competitività del territorio e per farci reggere l’urto con una concorrenza sempre più spietata e difficile da fronteggiare. Il rilancio della piccola e media impresa diffusa, che è anche quella che lavora in favore delle grandi imprese, ha bisogno di infrastrutture all’altezza dei tempi”.