Il Centro progettuale di sperimentazione sull’irrigazione Acqua Campus a Mezzolara di Budrio, in provincia di Bologna, oggi ha ospitato una visita, a cui hanno partecipato l’Autorità Distrettuale di Bacino del fiume Po, i Consorzi di bonifica Emiliano Romagnoli, l’Anbi, la Regione Emilia-Romagna, l’Accademia Nazionale di Agricoltura, il Ministero dell’Agricoltura, Macfrut, l’Icid, l’Università degli studi di Bologna e le associazioni agricole, per celebrare il 60esimo anniversario della ricerca agronomica del Canale Emiliano Romagnolo, in un anno in cui si terranno varie manifestazioni che focalizzeranno l’attenzione sulla pratiche virtuose che il Cer, attraverso il suo ufficio agronomico e gli studi sperimentali condotti presso il polo innovativo di Budrio, ha divulgato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e l’Unione Europea, per veicolare le più virtuose pratiche in agricoltura.
Accompagnati dal Direttore Generale e Direttore Scientifico del Cer Paolo Mannini, insieme al presidente di ANBI nazionale Francesco Vincenzi e allo staff tecnico, i dirigenti responsabili e i rappresentanti degli Enti che governano l’acqua e l’agricoltura, settore essenziale della nostra Regione, hanno effettuato una visita che ha anticipato il convegno “Le nuove frontiere dell’irrigazione per aspersione” in cui tutti i portatori d’interesse e le istituzioni del settore hanno potuto apprezzare le attività svolte all’interno del campo mostra e dell’azienda agricola Acqua Campus.
Il Canale Emiliano Romagnolo è una delle più importanti opere idrauliche italiane ed un Centro di ricerca, sperimentazione, studio ed analisi finalizzate a garantire alti standard qualitativi della risorsa idrica nel territorio interessato dal sistema del Canale, che ha una superficie di 336.000 ettari di cui 227.000 ettari di superficie agraria. L’attività di ricerca e sperimentazione che il Consorzio conduce fin dal 1959 è finalizzata a fornire agli agricoltori, tramite programmi di assistenza tecnica e divulgazione, tutte quelle informazioni capaci di rendere l’irrigazione una pratica efficace, economica ed applicata con razionalità.
Canale Emiliano Romagnolo: 60 anni di innovazione sul risparmio idrico
Iniziata in maniera pionieristica nel 1959, in contemporanea alle opere di costruzione del canale Emiliano Romagnolo, l’intensa attività di ricerca, finalizzata al miglioramento degli standard qualitativi delle risorse utilizzate dagli agricoltori e sul risparmio idrico ha assunto, nel corso degli anni, un’importanza strategica a livello nazionale ed europeo ed è stata sviluppata in collaborazione con Enti ed Istituzioni, dalla Regione Emilia-Romagna all’Unione Europea.
Il lavoro di ricerca del Cer, fiore all’occhiello dei 69 Consorzi di Bonifica che aderiscono, ha avuto come focus caratterizzante lo studio agronomico su tutte le specie da frutto ed erbacee: per individuare i parametri necessari per capire quando irrigare, in che momento, quali quantità d’acqua utilizzare e con quale sistema irriguo scegliere.
Nel 1972 il Cer ha importato e provato il primo semovente in Italia, nel 1975 ha realizzato il primo studio e il primo impianto a goccia in Emilia-Romagna. Il primo sistema Esperto di consiglio irriguo al mondo, impiegato in irrigazione in aziende agricole, è stato dal Cer nel 1984, prima dello sviluppo della rete Internet e del World Wide Web. Dal 1984 ad oggi il Laboratorio di Idraulica del Cer ha effettuato 500 test tecnologici erogatori. Nel 1995 ha sviluppato l’irrigazione a goccia interrata e ultra low, nel 2002 il Cer ha realizzato un impianto di irrigazione a goccia fotovoltaica.
Nel corso dei sessant’anni di ricerca e sperimentazione sono state sviluppare conoscenze che sono confluite, da oltre 20 anni, nel sistema esperto Irrinet che fornisce agli agricoltori, per via informatica, sui Pc e sui telefoni cellulari, informazioni precise sulle pratiche più performanti per l’irrigazione: che sistema utilizzare e quando farlo, oltre alle quantità d’acqua da utilizzare.
Il Centro di calcolo è collegato con 25 mila aziende agricole. L’attività di ricerca del Cer, sviluppata in anni di studi e analisi, viene utilizzata concretamente per favorire lo sviluppo di pratiche agricole sempre migliori, attente al risparmio idrico: in Emilia-Romagna per esempio sono stati risparmiati 100 milioni di metri cubi d’acqua, a livello nazionale 500 milioni di metri cubi.