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Amanda Sandrelli ieri ha presentato la nuova stagione teatrale di Scandiano

Tante le persone che ieri, venerdì 27 settembre, hanno partecipato all’incontro con Amanda Sandrelli al polo MADE di Scandiano per la presentazione ufficiale della nuova stagione del Teatro Boiardo.

A fare gli onori di casa, in una sala che già dalle ore 18 era affollata di scandianesi e non solo, è stato il Sindaco Matteo Nasciuti che ha ringraziato il pubblico e la giunta precedente, nella persona di Alberto Pighini, Assessore ai Saperi, per avere consegnato all’attuale Amministrazione un palinsesto ricco di spettacoli di qualità, con proposte diversificate che sapranno attirare un pubblico numeroso. Doverosi poi i ringraziamenti anche ad ATER-Associazione Teatrale Emilia Romagna, rappresentata ieri da Pasquale Vita, Direttore del Circuito Multidisciplinare, che da cinque anni collabora con gli uffici comunali nell’organizzazione delle varie stagioni invernali ed estive. La parola è poi passata all’attuale Assessore alla Cultura, Matteo Caffettani che, dopo aver nuovamente ringraziato il suo predecessore Pighini per l’ottimo lavoro svolto che ha portato un significativo incremento nel numero degli abbonamenti venduti e una visibile fidelizzazione del pubblico, ha rivolto alcune domande alla Sandrelli sullo spettacolo che sarà in scena a Scandiano il 5 dicembre, “La Locandiera” e sulla sua lunga carriera divisa tra cinema e teatro.

Una volta presa la parola, la Sandrelli ha subito travolto il pubblico con una energia e una determinazione davvero entusiasmanti, soffermandosi sulla figura di Mirandolina protagonista della commedia goldoniana, raccontando la versione che la Compagnia del Teatro Stabile di Verona metterà in scena a dicembre a Scandiano nella quale la donna è dipinta con tinte forti, ha una personalità indipendente, sa giocare, sa mentire, sa lottare per quello che vuole.

La Sandrelli ha parlato poi dell’importanza che rivestono per lei i classici, dell’importanza di saperli attualizzare e rileggere per trasmettere oggi quello che, ai tempi nei quali sono stati scritti, gli autori volevano comunicare, ma tutto questo deve essere fatto con grande intelligenza e rispetto e dopo aver studiato molto. Ha raccontato il suo meraviglioso rapporto con il teatro, che ha raggiunto ormai i 25 anni di carriera, definendolo una “necessità quasi fisica”, ma non dal punto di vista del corpo, perché ha confessato di essere molto pigra, ma dal punto di vista mentale, energetico. “Perchè solamente a teatro, dal vivo” ha raccontato l’attrice “si possono scambiare le energie. Io sul palco sento quelle che vengono dal pubblico e il pubblico seduto in platea sente quelle che vengono dagli attori. Se uno spettacolo funziona è così. Ed è questo ad essere un unicum. Sul palco non ho nessuna paura, invece nella vita sono una persona che di paure ne ha, sul palco tutto si sistema, anche se le battute si scordano, poi in qualche modo, se non ci si fa prendere dal panico, le cose vanno avanti e si risolvono.”

Dopo aver parlato a lungo della figura di Mirandolina, dei suoi diversi rivolti psicologici e di tantissimi piani di lettura del personaggio dovuti anche al momento storico in cui fu scritto che vedeva il passaggio dalla commedia dell’arte al  testo psicologico, la Sandrelli ha chiuso la presentazione leggendo la poesia di Mariangela Gualtieri “Io ringraziare desidero”.

















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