Una sola interrogazione, ieri sera, nel corso del Consiglio Comunale rivolta alla Giunta da parte del Partito Democratico a firma di Maria Savigni, Giulia Pigoni e Serena Lenzotti. I consiglieri del Pd interrogano la Giunta “sulle motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a ridurre, sia per quantità che per diversificazione delle proposte, l’offerta formativa, segnatamente quella indirizzata alle scuole secondarie di I e II grado”.
Ha risposto l’Assessore alla Pubblica Istruzione Corrado Ruini.
“Prima di spiegare le motivazioni politiche della nostra scelta di non ripresentare alcuni progetti, mi sembra opportuno specificare i numeri. Cancellati 20 progetti di cui 13 con zero presenze l’anno precedente. Quindi di fatto inesistenti. Quelli eliminati sono stati 7 per un totale complessivo si 653 presenze su un totale di circa 3000.
Sono stati aggiunti nuovi progetti come l‘aikido e le proposte della Biblioteca Leontine quasi raddoppiate.
Per spiegarlo parto da quanto ho scritto nella presentazione degli opuscoli e specificatamente la parte che è riportata nell’interrogazione: “aiutare i bambini in tutte le diverse tappe del loro cammino di formazione a scoprire le proprie potenzialità e la vastità di opzioni possibili per costruire la propria identità.”
Il punto centrale riguarda la vastità e principalmente la possibilità di avere visioni e prospettive per capire e interpretare la realtà non solo improntate ad una visione a senso unico.
L’egemonia totalizzate che da almeno 40 anni posso dire di aver vissuto prima come studente poi come genitore, crediamo sia un evidente e incontrovertibile dato di fatto, che questo tipo di pensiero ha avuto ed ha la possibilità di indirizzare il modo di pensare di chi si sta formando.
Per questo come giunta abbiamo valutato di togliere alcuni progetti che a nostro avviso erano orientati unicamente in questa direzione.
Crediamo legittimo e doveroso allargare gli orizzonti e praticare realmente quel pluralismo delle idee che il mondo culturale progressista sbandiera ma non pratica.
Queste premesse per arrivare al cuore del messaggio politico che in tema educativo e culturale, porteremo avanti nel corso del nostro mandato.
Crediamo doveroso e legittimo dare spazio anche, lo sottolineo anche, quindi non certo in modo totalizzante ed egemonico, ad una serie di voci, di visioni, di idee che reputiamo positive, ispirate ad una tradizione culturale che ha radici di molto anteriori al pensiero progressista. E per questo ovviamente diverse.
Ci sono pezzi di storia locale e nazionale che sono stati oscurati per decenni.
Crediamo che i tempi siano maturi per aprire fasi nuove in cui soprattutto le giovani generazioni possano uscire da questa “gabbia culturale” che ormai dimostra tutti i suoi limiti.
Esiste un mondo ampio e ricco di menti che offrono pensieri diversi. In ogni ambito. Dalla filosofia all’economia, alla scienza. Sono voci che non hanno la ribalta mediatica del mondo della comunicazione, hanno meno mezzi ma a nostro parere molta sostanza che merita di avere spazio e di poter offrire ai giovani la possibilità di conoscere e valutare proposte in grado di far apprezzare molti pezzi di mondo che la modernità progressista ha oscurato e dimenticato.
Ha sempre ghettizzato l’avversario con tecniche ben collaudate e garantite dal facile successo dato dalla potenza dei media capaci di costruire il modo di pensare delle masse.
Riguardo al progetto per educare alle differenze di genere, oltre alla non condivisione della teoria gender che proprio perché teoria, è opinabile e da tanti non condivisa non può essere oggetto di formazione per ragazzi di seconda media.
Le risorse previste pari a Euro 600 saranno impiegate in un’azione che coinvolgerà tutte le 20 classi 2° e non solo due.
L’attacco sui giornali locali di ieri in cui si parlava di scuola povera di progetti formativi, conferma che quel complesso di superiorità intellettuale che io definisco snobismo morale, purtroppo è presente in larga misura.
Comprensibile per chi forse non ha ancora digerito il democratico esito delle ultime elezioni, ma sono fiducioso che il tempo possa aiutare ad accettare la realtà. Siamo sempre aperti e disponibili a recepire proposte suggerimenti e critiche, e crediamo che l’opposizione abbia il legittimo diritto di vigilare e di esprimere le proprie valutazioni sul nostro operato.
Ognuno è libero di farlo con modi stile e strumenti che decide. Gli slogan ad effetto e le generalizzazioni per alimentare stereotipi che mettano in cattiva luce la parte politica avversa è ciò che risulta più facile fare. Scrivere che la scuola di Sassuolo con la nostra amministrazione si stia impoverendo è fare questo.
Ribadisco ancora una volta che la scuola è per noi un ambito fondamentale, consapevoli dell’importanza che riveste per la nostra comunità.
Nella certezza che in futuro il mondo della scuola locale saprà apprezzare il nostro approccio e soprattutto la lealtà e la trasparenza che sono alla base del nostro operare
Le assicuro che in questi primi mesi abbiamo avuto già in diverse occasioni apprezzamenti in merito al nostro agire.
Le tabelle progetti cancellati