“Apprendiamo con soddisfazione la risposta positiva del Governo sulla non retroattività del versamento Iva da parte delle autoscuole. L’istanza, portata avanti fin da subito da Lapam Confartigianato, va a rimediare a quella che sarebbe stata una clamorosa ingiustizia”. Questo il commento Lapam Confartigianato alla risposta del Governo al question time sul tema Iva alle autoscuole dopo il recepimento della sentenza della della Corte di Giustizia Ue che ha escluso dall’esenzione Iva le lezioni di scuola guida ‘in quanto questa categoria di insegnamento non rientra in quelle di ambito scolastico o universitario’. Come noto quel recepimento non solo porterà, se mantenuto, un aumento molto significativo (di fatto di oltre il 20%) per l’immediato futuro alle lezioni, ma soprattutto rendeva retroattivo il provvedimento: in pratica per 5 anni dal 2014 a oggi le agenzie e le autoscuole sarebbero state essere costrette a versare l’Iva, un’Iva che non avevano però riscosso in entrata.
“Il Governo – prosegue Lapam Confartigianato – raccogliendo le richieste delle autoscuole e della nostra federazione, ha fatto presente che è allo studio l’emanazione di una norma finalizzata a ridefinire l’ambito applicativo dell’esenzione attualmente prevista per le prestazioni didattiche di ogni genere, compresi quindi gli insegnamenti specifici quali quelli impartiti dalle scuole guida. La norma, che dovrebbe essere inserita nel primo provvedimento utile, dovrà, quindi, sostanzialmente attribuire efficacia non retroattiva alla sentenza, proprio per garantire il legittimo affidamento dei contribuenti che hanno reso prestazioni in esenzione Iva”.