Il dott. Tommaso Giovanardi, borsista presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (DSCG) di Unimore, è stato recentemente insignito del prestigioso Premio Angelo Bianchi per l’ambito petrografico-petrologico, bandito dalla Società Italiana di Mineralogia e Petrologia (SIMP). Il premio, che ha una cadenza biennale, è stato attribuito al giovane ricercatore da una commissione di esperti, tutti docenti universitari di Petrologia, dopo una scrupolosa selezione degli articoli scientifici pubblicati di recente dai candidati su riviste a diffusione internazionale.
La premiazione è avvenuta durante l’Assemblea Generale dei Soci SIMP che si è svolta a Parma, nel corso del Congresso Congiunto SIMP‐SGI‐SoGeI in settembre. È la terza volta nella storia che il Premio Angelo Bianchi viene attribuito ad un ricercatore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia: il primo vincitore è stato il prof. Giorgio Rivalenti, nella prima edizione del 1973, mentre nel 2007 è toccato al prof. Daniele Brunelli.
La ricerca del dott. Tommaso Giovanardi si è concentrata sullo studio di manifestazioni magmatiche nel continente sudamericano per cercare di ricostruire la sua storia e, più in generale, i cicli di formazione dei cosidetti Super-Continenti.
“Il continente sudamericano – spiega il prof. Maurizio Mazzucchelli, docente di Petrologia e Petrografia a Unimore – è infatti formato da numerosi cratoni (terreni geologici di antica crosta continentale) che si sono amalgamati durante il corso delle ere geologiche. Le suture di queste amalgamazioni sono tuttora visibili a scala kilometrica lungo le cosiddette fasce collisionali, che racchiudono frammenti e tracce delle placche tettoniche coinvolte durante le collisioni e che sono oggetto di importanti eventi magmatici e metamorfici. I Super-Continenti sono anche sedi di eventi magmatici a scala planetaria conosciuti come Large Igneous Province (LIP-Grandi Provincie Magmatiche). La formazione delle LIP e la continua attività magmatica delle dorsali medio-oceaniche, attraverso l’emissione di emanazioni gassose, hanno avuto influenza sui cambiamenti climatici globali e sulle variazioni delle caratteristiche della biosfera, come eventi di estinzione di massa, migrazioni di massa inter- e intra continentali, variazioni del DNA in specie animali tra cui quelle dei primati e quella umana”.
Le ricerche del dott. Tommaso Giovanardi contribuiscono ad una migliore comprensione di questi processi. Il ricercatore Unimore, inoltre, ha introdotto due nuove tecniche analitiche isotopiche per lo studio di zirconi, minerali indispensabili per le datazioni geologiche: le analisi in situ delle sistematiche U-Pb e Lu-Hf mediante la spettrometria di massa, attualmente utilizzabili presso i laboratori del Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti (CIGS) dell’Ateneo emiliano-romagnolo.
“Già da studente, Tommaso aveva mostrato una passione per lo studio delle rocce fuori dal comune che gli permise di mettersi in luce come uno dei migliori laureati del suo corso. Il prestigioso premio Angelo Bianchi, che arriva nel pieno del suo percorso di maturazione professionale, testimonia la crescita di un ottimo ricercatore nel campo della petrografia italiana” afferma il prof. Alessandro Gualtieri, Direttore del DSCG.
TOMMASO GIOVANARDI
Tommaso Giovanardi è nato a Montecchio Emilia (RE) il 04/04/1985. Ha conseguito la Laurea Specialistica nel 2009 in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (110/110 e lode) e ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca presso l’Università di Pavia nel 2012. Nel 2013 ha vinto il premio SIMP per la migliore tesi di dottorato ed è stato premiato dall’Università di Modena e Reggio Emilia per la distinzione in ambito scientifico. Durante gli anni successivi ha lavorato come assegnista e borsista presso l’Universidade de São Paulo (Brasile) e presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. È autore di 17 articoli su riviste internazionali e numerosi abstract per congressi. È stato co-relatore di tesi triennali e magistrali per laureandi di scienze geologiche e scienze naturali. Nel 2019 è stato professore a contratto per il corso di Petrografia (2° modulo) presso l’Università degli Studi di Bologna.